Truth Social prevede account falsi, funzionalità mancanti e moderazione poco chiara
Come funziona Truth Social? Mentre molti cercano un alternativa a Twitter, emergono le criticità della piattaforma di Trump
28/04/2022 di Ilaria Roncone
La realtà di Truth Social, la piattaforma di Donald Trump, è costellata di problemi. All’inizio del mese abbiamo parlato di due dirigenti chiave che hanno abbandonato il progetto dopo tutte le difficoltà incontrate nel lancio dell’app, ora è arrivata una recensione negativa del NYT che sottolinea quanto sia incompleta. L’app è salita di molto in classifica nei download su App Store in seguito all’annuncio di Elon Musk, che ha comprato Twitter. Dopo l’uscita a febbraio, Truth Social è stato aggiornato in maniera tale da essere disponibile per una platea più ampia, ma in che modo e con quale efficacia?
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La moderazione operata da Truth Social non è chiara
La piattaforma è nata come alternativa ai social canonici dopo il blocco di Trump in seguito agli eventi del Campidoglio. Viene descritta come una piattaforma in cui non si applicano censure e in cui gli utenti non vengono discriminati per le loro convinzioni politiche, un luogo digitale che – secondo Trump – «si opporrebbe alla tirannia di Big Tech». Con Trump che non è rientrato su Twitter e le attivazioni e disattivazioni di massa su Twitter dopo l’annuncio di Musk – considerato l’aumento di popolarità di Truth Social – vale la pena vedere come sta funzionando.
Per l’iscrizione è necessario inserire il proprio numero di telefono. Ciò che risulta dalla recensione fatta dal NYT in seguito all’iscrizione è che, effettivamente, i post vengono moderati in maniera arbitraria poiché le regole della community – in tal senso – non sono note. Non è quindi possibile capire su quali basi i contenuti vengano rimossi. Quello che è chiaro è che alcuni post rimossi su Twitter sono invece permessi su Truth Social e che quello che viene moderato, solitamente, è perché contiene imprecazioni. In linea generale, comunque, non sono presenti abbastanza contenuti e non c’è abbastanza attività su Truth Social per comprendere appieno i meccanismi della moderazione.
Quello che non è ammesso è l’attività illegale e, in alcuni casi, Truth Social sembra essere più severo di Twitter (con il porno, ad esempio). Pubblicando un articolo critico nei confronti dei Repubblicani o notizie relative all’attacco al Campidoglio il social, effettivamente, non ha operato censura.
Piattaforma «incompleta» e con fake
La parola scelta da chi l’ha provata e ha scritto la recensione è «incompleta». L’impressione è che l’app sia un «clone di Twitter» con un «un news feed principale, uno strumento di ricerca, un sistema di messaggistica» con un pulsante che invece di essere “tweet” è “verità” e che permette di generare un post. Il social suggerisce una serie di account da seguire – tra i quali quello di Trump, che attualmente conta quasi due milioni di follower -.
Sono già stati creati account che potrebbero passare per aziende e realtà che non sono: il profilo @nytimes è etichettato come “The Failing NY Times”, @CNN è “CNN (Parody)” e c’è anche un account che si spaccia per ABC News ma che ha postato tre volte. I contenuti nella timeline includono video e articoli tra i quali, ad esempio, una clip che prende in giro i dipendenti di Twitter arrabbiati per l’acquisizione da parte di Musk. La barra di ricerca non funziona propriamente e, per esempio, non porta a risultati di nessun tipo cercando parole come “vaccino” o “covid”.