Cosa diceva ieri e cosa dice oggi Travaglio sul vincolo di mandato

Nel suo programma "Balle Spaziali" parlò di incostituzionalità. Oggi, invece, ne parla come rimedio a tutti i mali della politica italiana

19/01/2021 di Enzo Boldi

Se ci fosse il vincolo di mandato (o una norma simile), questa crisi di governo non ci sarebbe mai stata. Questa è la sintesi dell’editoriale di oggi di Marco Travaglio. Il direttore de Il Fatto Quotidiano sostiene che con il sistema della responsabilità elettorale (quella che impone a un parlamentare di seguire la linea del partito, evitando scissioni e addii in corso di legislatura) oggi non ci sarebbero i problemi che l’esecutivo sta incontrando dopo la crisi innescata da Matteo Renzi e dalla sua Italia Viva. Qualche anno fa, però, Travaglio sul vincolo di mandato sottolineava come una norma di questo tipo (inserita all’interno del contratto parlamentare del Movimento 5 Stelle) fosse del tutto incostituzionale. E aveva ragione.

LEGGI ANCHE > Travaglio risponde «brrr che paura» alle minacce di querele di Boschi

Ecco cosa scritto oggi il giornalista nel suo editoriale: «Ecco perché, se non il vincolo di mandato, sarebbe ora di introdurre la norma costituzionale suggerita da Zagrebelsky: la decadenza del parlamentare che cambia (legittimamente) schieramento per farla finita col tradimento della volontà popolare. Se la norma fosse già in vigore, oggi nessuno cercherebbe ‘responsabili’, perché Iv non sarebbe mai nata, la maggioranza godrebbe ottima salute e il governo si occuperebbe dell’Italia anziché della crisi più pazza del mondo».

Travaglio sul vincolo di mandato, cosa dice oggi

Insomma, con il vincolo di mandato Italia Viva non sarebbe mai nata e, a cascata, tutto quel che è successo nelle ultime settimane non sarebbe mai potuto accadere. Ovviamente non esiste la macchina del tempo e non si può tornare indietro a quell’agosto del 2019 che ha segnato il passaggio da un governo giallo-verde a quello giallo-rosso (con tutte le sfumature del caso). E, allo stesso tempo, una norma – come quella inserita all’interno del contratto fatto stipulare del M5S ai suoi parlamentari – sarebbe incostituzionale. E a dirlo fu lo stesso Marco Travaglio.

Cosa diceva ieri

Questo video è un estratto della Trasmissione ‘Balle spaziali’, condotta proprio da Marco Travaglio. Era il 2018 e in studio confermò quanto già scrisse in un altro editoriale su Il Fatto Quotidiano, in data 2 gennaio 2018: «I 5 Stelle insistono a predicare il vincolo di mandato, che però l’art. 67 della Carta esclude espressamente e nessuna maggioranza (né assoluta, né dei due terzi) consentirà mai di introdurre con una riforma costituzionale». Insomma, il vincolo di mandato sognato oggi era incostituzionale ieri. Anche al netto di una proposta di Zagrebelsky che sembrava essere l’estrema ratio.

Share this article