Il tempismo del Fatto che dice che il premier triplica i followers, mentre Renzi li perde

Ma basterà per scongiurare la crisi di governo?

02/01/2021 di Gianmichele Laino

Il Fatto Quotidiano di oggi, 2 gennaio, dedica un articolo alle sue performance sui social network, in crescita del triplo rispetto a quelle dell’anno precedente. Di contro, in un accostamento sapiente nel titolo, segnala il calo nei followers sui social network di Matteo Renzi che, al momento, è l’uomo politico che sta cercando di fare scacco al presidente del Consiglio. Le classifiche politici sui social restano un elemento appetibile per attirare l’occhio del lettore, soprattutto in questo periodo di venti di crisi.

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Classifiche politici sui social, la versione del Fatto Quotidiano

Il Fatto Quotidiano ha citato i dati proposti da Fanpage Karma, un marketing partner di Facebook che si preoccupa di analizzare e di monitorare i dati sui social network di aziende, brand e anche di personaggi pubblici. In base a queste analisi, il presidente del Consiglio è passato dai 900mila followers accumulati da premier del governo giallo-verde ai 3,6 milioni di followers alla fine del 2020, caratterizzato dalla sua frequente presenza sui media (soprattutto per dare indicazioni sulla gestione della pandemia) e da alcuni momenti di sovraesposizione a causa di azioni rilevanti del proprio esecutivo.

Nell’articolo non manca il contraltare che, come detto, è stato individuato proprio in Matteo Renzi. Strano contrappunto, in realtà, dal momento che si dà conto di una diminuzione di followers che, sull’anno, è quasi fisiologica nelle pieghe dell’algoritmo di Zuckerberg (5mila followers in meno), tra utenti che abbandonano e account che chiudono (dunque, la fan base di Matteo Renzi è al contrario piuttosto stabile). Per non parlare del fatto, anche l’articolo lo riporta, che Renzi resta il leader politico più popolare su Twitter con oltre 3 milioni di followers. Ma qui, scrivono sul quotidiano diretto da Marco Travaglio, l’effetto potrebbe essere dovuto al fatto che Twitter sia un social utilizzato principalmente da addetti ai lavori (un po’ tanti 3 milioni di persone come addetti ai lavori, no?).

Un modo senza dubbio originale di affrontare, da un punto di vista laterale, la crisi di governo. Matteo Renzi continua a fare da spina nel fianco minacciando l’addio delle ministre di Italia Viva dopo il 7 gennaio. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sembra orientato a sondare la possibilità di trovare un gruppo di responsabili al senato esterni alla maggioranza e disponibili a concedergli un appoggio che lo renda indipendente da Matteo Renzi. Se i followers fossero seggi al Senato, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte potrebbe stare tranquillo. Anzi, potrebbe stare sereno.

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