Marco Travaglio racconta il suo sogno natalizio
La provocazione (pro-Conte) nell'editoriale pubblicato oggi su Il Fatto Quotidiano
29/12/2020 di Enzo Boldi
Non una lettera a Babbo Natale, ma una visione durante le ore di sonno (magari dopo il cenone natalizio). Oggi su Il Fatto Quotidiano si racconta il sogno di Marco Travaglio. Ovviamente di onirico non c’è nulla e si tratta solamente di una provocazione dopo il ‘Piano Ciao’ enunciato nel tardo pomeriggio di lunedì 28 dicembre da Matteo Renzi, leader di Italia Viva. E così il direttore de Il Fatto si produce in un editoriale in cui si auspica – come in una novella rusticana – una presa di posizione da parte del Presidente del Consiglio: lasciare tutto, tornare alla sua professione da avvocato e attendere il richiamo ad alta voce della folla affinché torni a Palazzo Chigi.
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La soap opera di Travaglio inizia così: «A Natale ho fatto un sogno ancor più liberatorio: Conte saluta e se ne va, rubando il titolo del piano-fuffa dell’Innominabile, ‘Ciao’. Se ne torna ai suoi mestieri di professore e avvocato, fra gli applausi dei giornaloni e dei loro padroni che finalmente hanno trovato l’anima (de li mortacci loro). Così lascia ai suoi veri nemici, cioè mezzo Pd e Iv, i capaci e i competenti, apprezzatissimi all’estero e popolarissimi in Italia, il pallino della crisi».
Sogno di Marco Travaglio: Conte che fa «ciaone» a tutti
Ma il sogno di Marco Travaglio entra ancor più nel dettaglio. Prima dell’epilogo – con un Giuseppe Conte che torna da trionfatore a Palazzo Chigi (magari alla guida del Movimento 5 Stelle) dopo i fallimenti altri – il diretto de Il Fatto Quotidiano disegna il futuro esecutivo, con tanto di nomi ai vari Ministeri: da Maria Elena Boschi all’Istruzione a Silvio Berlusconi alla Farnesina, senza tralasciare il trittico leghista Salvini, Borghi e Bagnai tra Viminale e Affari Europei. Con la chicca di Denis Verdini (riabilitato, nel sogno, da un indulto) alla Giustizia. Un cenone natalizio che non sembra essere stato leggerissimo.