TikTok ha presentato ricorso contro il Digital Markets Act

La piattaforma è stata individuata come "gatekeeper" dalla Commissione UE, ma l'azienda sostiene di non avere i requisiti

17/11/2023 di Enzo Boldi

Nel bel mezzo delle contestazioni per una presunta mancata moderazione social su quel che sta accadendo tra Israele e Hamas su Gaza e sulla Palestina. Nel bel mezzo del caso della “Letter to America” scritta da Osama bin Laden nel 2002 (in occasione del primo anniversario dell’attacco terroristico alle Torri Gemelle), diventata virale sulla piattaforma. Nel bel mezzo di tutto ciò, TikTok ha presentato ricorso contro il DMA. Nel Digital Markets Act, infatti, la piattaforma è stata inserita nell’elenco ristretto delle aziende cosiddette “gatekeeper” (quelle che sono al vertice del mercato per fatturato e numero di utenti) e dovrà seguire gli obblighi più stringenti del nuovo regolamento europeo sui mercati digitali.

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Nella giornata di giovedì 16 novembre – attraverso un post sul blog “Newsroom” di TikTok – ha spiegato i motivi per cui contesta l’assegnazione dell’etichetta di “gatekeeper”, annunciando di aver già presentato il proprio ricorso che – stando alle leggi europee – dovrebbe sospendere (almeno fino al termine della valutazione) il percorso di adeguamento dell’azienda ai princìpi più stringenti del Digital Markets Act.

TikTok contro DMA, il ricorso sul ruolo di “gatekeeper”

Nello specifico, TikTok sostiene di essere d’accordo con le dinamiche previste dal regolamento, ma non accetta di esser stata inserita tra quelle che, per definizione, sono realtà con una posizione consolidata in Europa. La piattaforma, infatti, fa riferimento anche alla sua “giovane età” nel Vecchio Continente. Un aspetto che, sotto molte sfaccettature, la dovrebbe rendere una competitor delle piattaforme più affermate e consolidate:

«Il nostro ricorso si fonda proprio sulla convinzione che la nostra designazione rischi di compromettere l’obiettivo dichiarato del DMA, proteggendo i veri gatekeeper da concorrenti più recenti come TikTok. Dal nostro punto di vista, piuttosto che un gatekeeper, la nostra piattaforma – operativa in Europa da poco più di cinque anni – è probabilmente quella più sfidante verso le piattaforme più affermate». 

Dunque, TikTok contro DMA non sui princìpi, ma sull’assegnazione che è stata data alla piattaforma. Dal canto suo, infatti, TikTok si vuole collocare come una realtà concorrente rispetto ai veri (e consolidati) gatekeeper (i social di Meta, per fare un esempio). Anzi, aggiunge anche altri aspetti:

«TikTok è l’unico servizio designato ai sensi del DMA che non raggiunge la soglia di ricavi stabilita dalla legge per lo Spazio Economico Europeo (7,5 miliardi di euro l’anno). TikTok è stato invece designato come gatekeeper sulla base della capitalizzazione di mercato globale della casa madre». 

Anche il fattore economico, quindi, non rientrerebbe – secondo TikTok – all’interno dei requisiti necessari per la designazione di “gatekeeper” ai sensi del Digital Markets Act.

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