L’insensato striscione dei tifosi della Fiorentina sui giornalisti che alimenta la polemica su Greta Beccaglia

Qual è il senso dell'attacco diretto ai giornalisti fatto con quello striscione le cui foto stanno facendo il giro del web, con gli utenti che sostegno Greta Beccaglia?

01/12/2021 di Ilaria Roncone

La storia delle molestie che la giornalista Greta Beccaglia ha subito sabato dopo Empoli-Fiorentina continua a mantenere alta l’attenzione anche per via degli strascichi. A partire da come ne anno parlato alcuni giornali arrivando ai provvedimenti presi nei confronti del conduttore e collega di Toscana Tv che stava in studio e che le ha detto di non prendersela, oggi l’attenzione è concentrata su uno striscione che è comparso in curva durante Fiorentina-Sampdoria del 30 novembre. Lo striscione tifosi Fiorentina, criticato da alcuni giornali e sui social, offende chiaramente i giornalisti ma risulta completamente insensata calata nel contesto: «Prima razzisti, poi sessisti…ma mai giornalisti».

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Perché lo striscione tifosi Fiorentina contro i giornalisti non ha alcun senso

In molti ci hanno tenuto a specificare che si tratta di una minoranza. I tifosi non sono tutti così e non è mai giusto generalizzare, certo, però va tenuto presente che quello striscione rappresenta perfettamente un problema sistemico: la violenza contro le donne perpetrata e rivendicata da quella fascia di uomini (tra cui ci sono anche alcuni tifosi) e anche donne, purtroppo, che ritengono che quanto subito da Greta Beccaglia violenza non lo sia.

C’è chi minimizza parlando di un banale sfioramento e c’è chi se la prende per essere stato definito prima razzista e poi sessista. In questa estenuante lotta contro quello che viene chiamato politicamente corretto – e che, spesso, viene combattuto senza comprenderne appieno il significato – questo striscione spicca senza alcuna ombra di dubbio e colpisce per il poco senso che ha.

La questione è basilare: non vuoi essere definito razzista? Non insultare i giocatori neri con cori basati sul colore della loro pelle – come è successo durante Fiorentina-Napoli a ottobre -. Non ti piace essere definito sessista? Non sostenere una violenza che, palesemente, viene messa in atto perché il bersaglio e donne e non esporre uno striscione di questo tipo dopo le molestie subite da una giornalista da parte di tifosi del tuo stesso colore. Semplice e lineare come conoscere la definizione delle parole “sessista” e “razzista”. E i giornalisti? Scomodati proprio per nulla.

Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha provveduto immediatamente a scusarsi con Beccaglia a nome di quei tifosi.

(Immagine copertina da Twitter)

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