Diletta Leotta e la solidarietà a Greta Beccaglia

La giornalista di Dazn, a bordo campo per Napoli-Lazio, ha voluto lanciare un messaggio per quanto successo all'inviata di Toscana TV

29/11/2021 di Redazione

Le immagini di quanto accaduto sabato sera davanti allo stadio Castellani di Empoli hanno fatto il giro del web e dei media tradizionali. L’inviata di Toscana Tv, Greta Beccaglia, è stata molestata mentre stava effettuando un collegamento televisivo con la sua emittente: un uomo – la cui identificazione è stata richiesta a gran voce dalla diretta interessata, chiedendo aiuto ai suoi followers su Instagram e a tutti quelli che hanno fatto girare le immagini – ha toccato il sedere dell’inviata, che ha immediatamente interrotto il collegamento per rispondere a tono e dire, chiaramente, «questo non lo puoi fare». Nella serata di ieri, che la Serie A ha dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, la giornalista di Dazn Diletta Leotta ha espresso solidarietà alla collega.

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Diletta Leotta e le parole di solidarietà per la collega di Toscana Tv

Diletta Leotta era a bordo campo per la partita di cartello della domenica sera, Napoli-Lazio (nel corso della quale c’è stato anche l’omaggio della città partenopea a Diego Armando Maradona, a un anno dalla sua scomparsa). Le parole della giornalista di Dazn non lasciano spazio a interpretazioni: «Voglio dire basta alla violenza sulle donne, e con un gesto simbolico ma che ha grande significato, voglio esprimere solidarietà alla giornalista che ieri è stata vittima di gesti intollerabili e riprovevoli. Ci siamo stancate tutte e tutti, basta alla violenza sulle donne».

La giornalista di Dazn ha affermato di essersi stancata per questi gesti che, evidentemente, si ripetono sempre più spesso, anche nel mondo dell’informazione. Battute sessiste, cori da stadio – che la stessa Diletta Leotta si è trovata a gestire in passato, soprattutto da quando i suoi collegamenti avvengono da bordocampo e non da studio -, atteggiamenti espliciti nei confronti di giornaliste donne dimostrano che la strada da fare, anche nel campo dell’informazione, è ancora molto lunga.

Foto IPP/Massimo Rana – Torino

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