Si dimette il direttore della radio in cui Gozzini insultò Giorgia Meloni

Raffaele Palumbo ha comunicato la sua decisione al cda dell'emittente

01/03/2021 di Enzo Boldi

Una lunga settimana di polemiche, corredate da trasmissioni ad hoc e provvedimenti da parte dell’Università di Siena, si è conclusa con le dimissioni di Raffaele Palumbo dal suo ruolo di direttore editoriale di Controradio. Tutto è iniziato venerdì 19 febbraio, quando il professor Giovanni Gozzini – intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘Bene bene male male’ – utilizzò dei volgari epiteti (tra sessismo e puro insulto) per etichettare Giorgia Meloni. E ora, a dieci giorni esatti dall’accaduto, anche all’interno dell’emittente radiofonica fiorentina sono arrivate le prime importanti decisioni: dopo gli insulti a Giorgia Meloni nel corso di una trasmissione, arriva il passo indietro del direttore.

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Mentre l’Università di Siena ha deciso – per scelta del Rettore, in attesa del parere del consiglio di disciplina – di sospendere dall’attività didattica (e senza stipendio) il professor Giovanni Gozzini per tre mesi, il giornalista e direttore di Controradio ha optato per il proprio passo indietro (essendo il responsabile di quel che viene mandato in onda sull’emittente che dirigeva fino alla giornata di ieri, domenica 28 ottobre). Ma non c’è solamente il senso di responsabilità.

Insulti a Giorgia Meloni, si dimette il direttore di Controradio

«Dopo tutto quanto accaduto a seguito della ormai nota trasmissione ‘Bene bene Male male di venerdì scorso, ho deciso inoltre di prendermi il proverbiale “periodo di riflessione’, restando a casa, lontano dai microfoni, dai colleghi e dal lavoro che tanto mi appassiona da quasi 35 anni della mia vita e da 25 anni qui a Controradio – si legge nella lettera pubblicata sul sito ufficiale dell’emittente toscana – Lo faccio per riflettere su quanto accaduto, per metabolizzare gli insulti, le minacce e le offese ricevute, talvolta inferiori per lesività a certe analisi di persone che non sanno di cosa parlano. Ma soprattutto, sopra ogni altra cosa, per difendere l’onorabilità e la credibilità di una radio che ha 45 anni di storia e una storia che parla, e che racconta una vicenda completamente e sempre diversa da quanto accaduto in quei 27 minuti di trasmissione». Il consiglio di amministrazione ha accettato, con rammarico, la decisione di Raffaele Palumbo.

(foto di copertina: da profilo Facebook di Raffaele Palumbo)

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