Dai CD allo streaming musicale, l’evoluzione e la rivoluzione dell’audio

Sono passati appena quarant'anni dalla diffusione massiva dei CD eppure, a ben vedere, di passi nelle modalità di fruizione ne sono stati fatti moltissimi

05/03/2023 di Redazione Giornalettismo

Il. marzo 2022 abbiamo celebrato i quarant’anni dall’ampia diffusione del Compact Disc, meglio noto come CD. Tutti quelli nati fino al metà degli anni Novanta hanno avuto, in un modo o nell’altro, contatto con un CD musica o, ancora, con un CD che permettesse di archiviare dati e portarseli in giro, nelle famose sottili custodie di plastica quadrate che si aprivano a libro. La storia del CD e di tutto ciò che è venuto dopo, raccontata oggi, fornisce la misura precisa della portata della rivoluzione dell’audio partita proprio con quei CD che hanno sostituito i vinili.

Quella rivoluzione audio partita dalla storia dei CD

Nel viaggio di Giornalettismo che parte dal suono del CD e arriva a quello di oggi, sulle piattaforme digitali, abbiamo ripercorso la storia della musica ascoltata: dal modo in cui se ne fruisce ai mezzi che si utilizzano, analizzando anche il modo in cui il lavoro di etichette e case discografiche sia cambiato nei decenni, soprattutto dopo l’avvento dei social network e – in particolar modo nel momento attuale – di TikTok. Intervistando il Museo del Disco d’Epoca e la PaKo Music Records per fornire il loro punto di vista, ci siamo anche chiesti quanto inquinano i vinili, i CD e lo streaming musicale mettendoli a confronto.

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