Se Salvini vuole aumentare la sicurezza con 800 persone in più (a tempo determinato) per lo spazza-clan

Matteo Salvini ha esultato e ringraziato la Vergine Maria per l’approvazione del decreto sicurezza bis, diventato legge dopo il voto del Senato. E probabilmente proprio a lei dovremmo rivolgerci per assicurare la nostra di sicurezza, visto il piano – previsto nella legge – per l’assunzione di 800 unità di personale amministrativo per la notifica delle sentenze a carico di condannati ancora liberi per lo spazza-clan. Si tratta di un beneficio nei confronti del ministero della Giustizia, che dovrebbe permettere ai tribunali di avere a disposizione del personale in più.

Decreto sicurezza, le assunzioni per lo spazza-clan

Tuttavia, le assunzioni saranno decisamente ridotte (il numero di 800 unità in più a fronte di un’emergenza ben più cospicua è indicativo) e le cifre destinate a questo scopo saranno contenute: si parla di poco più di 25 milioni di euro in due anni. E le assunzioni di cui sopra avverranno a tempo determinato per un anno.

Non proprio una soluzione adatta al problema. Le persone condannate e ancora libere a cui devono essere notificate le sentenze, nella sola area di Napoli, superano il numero di 12mila unità. Le 800 assunzioni promesse da Matteo Salvini non sembrano essere in linea con la portata del problema, insomma. Anche perché alla misura è stato dato un nome piuttosto altisonante: lo spazza-clan.

Il tutto inserito all’interno di un decreto sicurezza – ieri diventato legge – che viene venduto come la soluzione a tutti i problemi italiani. Migranti, violenze, manifestazioni, sono tematiche esaminate con minuziosità e dovizia di particolari. Invece, il problema delle forze dell’ordine – in sotto numero e sotto pagate – non viene nemmeno sfiorato. E se è vero che nei mesi scorsi qualcosa si è mosso almeno a livello di assunzioni di polizia, è pur vero che da diversi commissariati arrivano quotidiane denunce sullo stato delle divise, sugli strumenti utilizzati che non vengono ritenuti all’altezza dei compiti delle forze dell’ordine, sulla gestione delle forze di polizia.

Senza contare che – come ricordato costantemente dal sito del SILP Cgil, uno dei sindacati di polizia – da 217 giorni le donne e gli uomini delle forze dell’ordine sono senza un rinnovo del contratto di categoria e che il riordino delle carriere è ancora un’utopia. Questa doverebbe essere sicurezza. Il resto è solo propaganda.

FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI

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