Conte sulle scuole: riapriranno a settembre per via dei «rischi molto elevati di contagio»
26/04/2020 di Ilaria Roncone
Già da un po’ di tempo era la strada più plausibile, ora arriva la conferma direttamente dalle parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Visti i dati sui contagi e considerato che siamo a fine aprile, non sarà possibile riaprire la scuola in sicurezza. La direzione presa dal governo e dalla task force per la scuola in fase 2 prevede, stando a quanto comunicato da Conte per ora, la riapertura a settembre e un piano organizzato per consentire lo svolgimento degli esami di terza media e la maturità 2020.
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Le scuole riaprono a settembre
«Consentire maggiori spostamenti, conservando, però, tutte le garanzie di prevenzione e di contenimento del contagio»: questa la base del ragionamento che spinge Conte e la sua task force a mantenere la massima allerta per quanto riguarda la scuola. Nel corso di un’intervista rilasciata a Repubblica Conte ha risposto a una comprensibile domanda sull’assenza di chiare direttive in merito alla scuola, della quale non si parla né nelle riunioni né nei documenti di governo e task force. Conte chiarisce subito che «la scuola è al centro dei nostri pensieri e riaprirà a settembre». Risulta ormai certo, quindi, che le famiglie dovranno trovare modi concreti per far fronte alla questione. Tra baby sitter e bonus, smart working e l’aiuto dei parenti, Conte ha chiarito che il nuovo decreto si occuperà anche di questo.
«Misure specifiche di sostegno per i genitori che hanno figli a casa»
Il premier ha parlato di «misure specifiche di sostegno per i genitori che hanno figli a casa: congedo straordinario e bonus babysitting nel decreto in preparazione». Possiamo ipotizzare che si tratterà di un miglioramento delle misure già messe in atto e di un prolungamento fino a che si renderà necessario, compreso durante i mesi estivi per tutti coloro che saranno impossibilitati a mandare bambini e ragazzini al centro estivo. La decisione è stata presa poiché « tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico prefigurano, in caso di riapertura delle scuole». La preoccupazione va non solo alla «salute dei nostri figli» ma anche all’«età media del personale docente è tra le più alte d’Europa». Sulla didattica a distanza Conte ha affermato che «mediamente sta funzionando bene» e che «la ministra Azzolina sta lavorando per consentire che gli esami di stato si svolgano in conferenza personale, in condizioni di sicurezza».
(Immagine copertina da Pixabay)