Dal 4 maggio si potranno vedere i familiari e incontrare uno o due amici

Nella giornata X, quella in cui il governo dovrebbe decidere definitivamente e comunicare le modalità dell fase 2, iniziano a trapelare le prime informazioni. Tra i divieti più stringenti e più difficili da rispettare della quarantena da coronavirus troviamo quello sugli spostamenti. Dall’inizio della chiusura per tutta Italia fino ad oggi i cittadini sono stati costretti a muoversi solo per comprovate ragioni lavorative, di salute e necessità primarie. Dal 4 maggio cambiano le regole in questo senso, con la possibilità di spostarsi senza dover presentare l’autocertificazione in ognuno dei casi, considerata la maggiore libertà data anche solo per la riapertura di determinate attività.

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Fase 3, dal 4 maggio si possono rivedere amici e familiari

Uno dei via libera senz’altro più attesi dalla popolazione italiana è la possibilità di vedere le persone esterne alla cerchia ristretta di coloro con cui si sta attualmente vivendo la fase di quarantena. Orecchie tese per capire in quale misura si potrà incontrare i propri cari, quindi, e sulla necessità o meno di portare l’autocertificazione. Va da sé che – come riporta il Corriere della sera – dovrebbe essere possibile andare a trovare il proprio nucleo familiare e incontrare uno o due amici mantenendo le distanze di sicurezza senza doversi giustificare. Per quanto riguarda gli spostamenti da regione a regione, invece, il movimento non dovrebbe essere consentito almeno per un paio di settimane oltre il 4 maggio. Solo e soltanto quando la curva epidemica mostrerà che i dati relativi ai malati non torneranno a salire allora si potrà ottenere il permesso di andare nelle regioni limitrofe.

Le divergenze nel governo sull’autocertificazione

Sono giorni e giorni, ormai, che nel governo si discute – in alcuni casi anche in maniera accesa – rispetto alla questione autocertificazione. Ci sono ministri che spingono per riaprire il paese da un lato e, dall’altra parte, coloro che sostengono ancora il rigore massimo (in primis Francesco Boccia e Roberto Speranza). La paura di questi ultimi è che, dando eccessiva libertà a partire già dal 4 maggio – compresa la totale assenza dell’autocertificazione – le riaperture possano causare un drastico peggioramento dei dati. In questo senso la preoccupazione si concentra soprattutto sugli adolescenti, che ritrovandosi con gli amici o con i compagni di classe formeranno subito assembramenti. Ciò che trapela, comunque, è che l’autocertificazione dovrebbe rimanere in alcuni casi particolare ma che – in linea di massima – la maggiore libertà negli spostamenti sarà frutto automatico anche solo della riapertura di molti negozi.

(Immagine copertina da Pixabay)

 

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