Può andare avanti la causa che chiede lo scioglimento di Meta
Il giudice statunitense James Boasberg ha stabilito che la richiesta della Federal Trade Commission può andare avanti
13/01/2022 di Gianmichele Laino
C’è una causa in piedi per chiedere lo scioglimento di Meta. E questa causa, secondo un giudice americano, può andare avanti. La richiesta è stata avanzata dalla Federal Trade Commission (l’autorità garante per la concorrenza sul mercato) negli Usa e si basa su una denuncia antitrust contro cui Meta, il gruppo di Mark Zuckerberg che – tra le sue fila – annovera servizi come Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger, aveva presentato ricorso. Il giudice James Boasberg del District of Columbia, tuttavia, ha deciso che ci sono gli estremi per proseguire l’iter legale: spetterà poi alla Federal Trade Commission sostenere le sue ragioni davanti a una corte.
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Scioglimento Meta, la richiesta della Federal Trade Commission
Una prima accusa presentata all’inizio del 2021 sempre dalla FTC era stata respinta. Si trattava di eccezioni riconosciute come troppo generiche dalla corte: si scriveva che la società di Menlo Park detenesse il 60% del mercato dei social network, ma senza definire cosa fosse in realtà questa mercato e chi, invece, fosse il detentore del restante 40% dello stesso. Ora, la causa è al suo secondo round, con il passaggio di consegne ai vertici del watchdog del mercato americano (l’attuale presidente, Lina Khan, è sempre stata molto agguerrita nei confronti di Meta, da quando ancora si chiamava Facebook Inc.) e con la presentazione di accuse che – a quanto pare – sono state ritenute maggiormente fondate dalla corte.
Nel motivare la sua decisione, il giudice – che comunque si riserva di conoscere come la FTC porterà avanti la sua iniziativa – ha affermato che la Federal Trade Commission è stata molto più precisa nel descrivere in che modo, secondo lei, Meta violerebbe le regole della concorrenza: «L’agenzia – si legge – ha spiegato che Facebook non solo possiede il potere di monopolio, ma ha volontariamente mantenuto quel potere attraverso comportamenti anticoncorrenziali, in particolare le acquisizioni di Instagram e WhatsApp». In compenso, però, sembrano essere ridotte al minimo le possibilità che la FTC dimostri che Meta abbia bloccato l’accesso delle app concorrenti alla sua piattaforma, in maniera tale da mantenere il suo dominio.
Per questo, i legali di Facebook esprimono moderata soddisfazione: secondo il loro punto di vista, pur affermando che l’iter legale può procedere, il giudice ha riconosciuto che, per la FTC, dimostrare quanto sostiene sia un compito arduo.