Google accusa Apple di beneficiare delle discriminazioni che si creano su iMessage per gli utenti Android

Nell'eterna lotta tra big tech oggi a sferrare il colpo è Google e il bersaglio è Apple, accusata di godere delle discriminazioni create dai meccanismi di esclusività di iMessage

10/01/2022 di Ilaria Roncone

Secondo Google, Apple «non dovrebbe beneficiare del bullismo» che si crea con il suo sistema di blocco iMessage. L’accusa è arrivata direttamente dal vicepresidente senior di Google, il quale sostiene che il sistema di iMessage è appositamente creato per spingere gli utenti Android a voler passare all’iPhone, traducendosi anche in discriminazioni tra gli adolescenti. L’iPhone, in sostanza, diventa uno status symbol tra gli adolescenti in Usa, tanto che arriverebbe a creare una forma di pressione per tutti coloro che non possono sfoggiare un modello Apple con i loro coetanei.

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L’esclusività di iMessage va a favorire la discriminazione

Questo il punto cardine del discorso di Google. Uno dei principali fondatori del team Android di Google, Hiroshi Lockheimer, ha sottolineato come iMessage sia costruito da Apple per spingere i clienti a passare da Android a iOS. Tra le altre cose, a sostegno della sua tesi Lockheimer non ha mancato di citare un articolo del Wall Street Journal in cui la strategia di Apple viene analizzata: da esso emerge come anche solo il fatto di trasformare i messaggi degli utenti Andorid in testi contenuti in ballon verdi invece che in testi nel baloon azzurro – nativo di iPhone – costituisce una parte della strategia che sfrutta la discriminazione degli utenti Android.

Se il successo degli iPhone tra gli adolescenti statunitensi è evidente – wccftech cita un rapporto che parla dell’87% degli adolescenti Usa in possesso di uno smartphone Apple -, la strategia utilizzata per assicurarsi questo primato viene analizzata in lungo e in largo dalla concorrenza. «Il lock-in di iMessage di Apple è una strategia documentata – scrive Lockheimer su Twitter – Usare la pressione dei pari e il bullismo come un modo per vendere prodotti è ipocrita da parte di un’azienda che mette umanità equità al centro del suo marketing». L’invito è quello di utilizzare lo standard RCS per gli sms in modo da garantire il convergere verso la stessa direzione di questa industria.

Del resto a fare mistero di quella strategia non è nemmeno Apple, che ha concluso come rendere iMessage disponibile su Android «ci avrebbe fatto più male che bene» (parole del dirigente di Apple Phil Schiller). Google, dal canto suo – come sottolinea anche The Verge – non agisce certo pensando agli utenti. Va da sé che l’azienda, qualora iMessage fosse reso disponibile su Android, ne beneficerebbe sul mercato della messaggistica (nel quale non è posizionato bene).

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