C’è un problema nel linguaggio della televisione pubblica?

Il caso Leonarduzzi e Mazzucchi è solo l'ultimo di una lunga serie

23/07/2023 di Redazione Giornalettismo

La narrazione dello sport nella televisione italiana può essere considerata sessista? Volendo guardare solo ai casi più recenti – il dialogo tra Lorenzo Leonarduzzi e Massimiliano Mazzucchi durante la telecronaca Rai dei Mondiali del trampolino femminile sincronizzato e lo scambio tra i due inviati di Sky Sport Matteo Bobbi e Davide Valsecchi durante un Gran Premio di Formula1  – sembra ci sia poco spazio per il dubbio: la risposta è sì.

Rai e il problema del linguaggio della tv pubblica

Le polemiche di questo tipo non sono di certo mancate ultimamente, soprattutto nell’ambito della televisione pubblica italiana. La Rai del governo Meloni, infatti, si trova a fare i conti non solo con i provvedimenti nei confronti dei commentatori del mondiale di nuoto, ma anche con quelli nei riguardi del giornalista Filippo Facci- quello che ha apostrofato in maniera irripetibile la giovane donna vittima presunta di uno stupro per mano del figlio del Presidente del Senato Ignazio La Russa -. A tutto questo si aggiunge la rivolta dei giornalisti di RaiNews24 nei corridoi romani di Saxa Rubra: muovono la precisa accusa di voler tagliare e censurare i servizi più scomodi per l’attuale esecutivo

Anche attraverso l’analisi dei nuovi Palinsesti Rai, abbiamo ricostruito le vicende più recenti provando a restituire un frammento di quello che è, è stato e promette di essere il nuovo linguaggio della tv pubblica italiana.

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