Come fare informazione sul passaggio da PEC a REM sui social?

Sui social non è difficile trovare contenuti divulgativi anche riguardanti temi legati, come in questo caso, il mondo degli strumenti digitali utilizzati dai professionisti o dalle persone comuni che decidono di sfruttare questi mezzi

04/01/2023 di Redazione

Marta Rossinelli è una commercialista che fa parte del team di Omnia Consulenti e che si occupa di pubblicare contenuti divulgativi sui social network, soprattutto TikTok, per conto dell’azienda che si occupa di consulenza multidisciplinare per imprese, enti e privati. Rossinelli aveva spiegato in alcuni video cos’è e come funziona la posta elettronica certificata (PEC). A breve, la PEC potrebbe essere sostituita dalla Registered Electronic Mail (REM).

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Abbiamo quindi chiesto a Rossinelli come spiegherebbe, per esempio agli utenti di TikTok, cos’è la Registered Electronic Mail (REM), come avverrà il passaggio tra la PEC e la REM e con quali conseguenze.

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Divulgazione social sui temi legati agli strumenti digitali come PEC e REM: perché serve?

Sui social non è difficile trovare contenuti divulgativi anche riguardanti temi legati, come in questo caso, al mondo degli strumenti digitali utilizzati dai professionisti o dalle persone comuni che decidono di sfruttare questi mezzi. Camilla Guidotti, che utilizza TikTok soprattutto per fare video riguardanti il Diritto, aveva spiegato in un suo contenuto pubblicato sul social che differenza c’è tra posta elettronica ordinaria e posta elettronica certificata. Anche Annamaria Picone, docente di matematica e fisica in un liceo scientifico, aveva spiegato in un video su TikTok come fare per attivare una casella di posta elettronica certificata. «Ho parlato di PEC in risposta ad alcuni commenti sotto ai miei video riguardanti i concorsi pubblici o l’inserimento nelle graduatorie per insegnare» ha spiegato Picone a Giornalettismo. Sia per partecipare ai concorsi sia per inserirsi nelle graduatorie è necessario infatti avere un indirizzo di posta certificata ma «nei commenti mi è capitato di leggere perplessità mentre alcuni non hanno idea di cosa sia una PEC», dice Picone. Le perplessità espresse dagli utenti sono legate soprattutto «al pagamento di un servizio che non ovviamente non si esaurisce all’invio della singola domanda ma ha utilità in molti altri campi». Il problema sembra essere che spesso le persone non sono interessate oppure non conoscono le altre funzionalità della PEC: «Mi sono ritrovata a fare video sui concorsi per l’insegnamento per puro caso e mi sono arrivate richieste di aiuto da parte di persone giovani e meno giovani che chiedevano aiuto per cose che avrebbero trovato facendo una banalissima ricerca sul web». Picone spiega che anche per questo ha deciso di fare divulgazione sui social: «Ho scelto il mestiere dell’insegnamento per divulgare le mie conoscenze e per insegnare ai giovani a essere autonomi nell’informarsi e nel formarsi una cultura che non riguardi solo le materie che si insegnano e apprendono a scuola». «Si tratta di una modalità che estendo anche al di fuori dell’aula scolastica, social compresi», conclude Picone.

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