Perché il Pakistan ha bannato per l’ennesima volta TikTok

Prosegue il confronto-scontro tra il governo e la piattaforma social

12/03/2021 di Enzo Boldi

La linea dura del governo pakistano impone una nuova scure contro il social tanto amato dai giovani. Già nei mesi scorsi, in diverse occasioni, era stata bloccata la possibilità di accedere a TikTok agli iscritti che vivono in Pakistan. Poi il confronto è andato avanti, così come le trattative per chiedere un maggior monitoraggio e una maggiore moderazione dei contenuti pubblicati sul social network dei video brevi. Promesse che, secondo il governo, sono state disattese. Per questo motivo, come già accaduto nel recentissimo passato, da ieri il Pakistan banna TikTok.

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A comunicare il nuovo divieto è stata la Pakistan Telecom Authority che si occupa della gestione e della regolamentazione di ciò che accade online, sulle varie piattaforme e sulle app nel Paese.

«Nel rispetto degli ordini dell’Alta Corte di Peshawar, PTA ha impartito ai fornitori dei servizi le istruzioni per bloccare immediatamente l’accesso all’App TikTok. Durante l’udienza odierna (ieri, ndr), la PHC ha disposto il blocco dell’App». La decisione arriva, dunque, dal tribunale che ha recepito le indicazioni legislative del governo. Da tempo, infatti, la politica pakistana ha dato una sferzata vigorosa e un giro di vite sul monitoraggio di quanto accade in rete. Secondo il giudice che ha emesso il provvedimenti, infatti, su TikTok sarebbero stati pubblicati contenuti «volgari, osceni, discutibili e indecenti».

Pakistan banna TikTok ancora una volta: cosa è successo

TikTok, dal canto suo, ha dichiarato – attraverso le parole rilasciate da un portavoce ad Al Jazeera – che il social network ha ampliato il team di moderazione e controllo in Pakistan per verificare e monitorare i contenuti pubblicati. Un qualcosa frutto degli accordi precedenti, prima che il Pakistan decidesse – di nuovo – di bannare TikTok.

 

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