Come il Daily Mail ha dato voce a una bufala, nata su TikTok, su un omicidio

Parliamo di un fatto di cronaca accaduto a Lancaster, negli Stati Uniti, con l'uccisione di una giovane di 14 anni. Nonostante le smentite, l'articolo è ancora online (così come la diffusione di questa teoria basata su una fake news)

12/03/2021 di Enzo Boldi

Prima regola del giornalismo: per raccontare un fatto, in particolar modo se si tratta di cronaca nera, occorre esser certi che le fonti dalle quali si attinge per approfondire la notizia siano certificate. Senza dubbio, come la storia recente insegna, i social network non rappresentano un porto di approdo per verificare la veridicità di una ricostruzione. Eppure il Daily Mail (e non è la prima volta) ha fomentato teorie cospirazioniste – al limite dello splatter semi-satanico – su un fatto di cronaca nera avvenuto a fine febbraio negli Stati Uniti. E la fonte di ispirazione è stata un hashtag che circolava su TikTok. Peccato che si trattasse di una suggestione bufalesca, anche smentita. Ma il racconto pubblicato dal quotidiano britannico non ha fatto altro che rinvigorire tutte quelle teorie (sbagliate) sull’omicidio Helen Miller.

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Partiamo dai fatti ufficiali, quelli confermati dalle forze dell’ordine e dagli inquirenti che stanno indagando sul caso. Era la notte tra il 21 e 22 febbraio. A Lancaster, in Pennsylvania, una ragazza di 19 anni (costretta a vivere su una sedia rotelle a causa di una da paralisi cerebrale) è stata accoltellata a morte dalla sorella 14enne (Claire Miller). A confermare quanto accaduto è stata la stessa minore che per prima ha avvisato la polizia e poi si è fatta trovare dalle forze dell’ordine, sull’uscio della sua abitazione con le mani e i vestiti sporchi di sangue. L’omicidio Helen Miller è avvenuto di notte, mentre i genitori delle giovani stavano dormendo. Le indagini proseguono e la piccola, come prevede la legge della Pennsylvania, sarà processata come un’adulta.

Omicidio Helen Miller, storia del Daily Mail che dà voce alle bufale di TikTok

Questa tragica storia è, purtroppo vera. L’omicidio c’è stato ed è avvenuto nella casa di Lancaster. Questa storia è diventata immediatamente virale, dando vita a teorie splatter che hanno nate e cresciute su TikTok: parliamo oltre 14 milioni di visualizzazioni e interazioni con l’hashtag #ClaireMiller. Il motivo? Come spiega FactaNews, la 14enne accusata dell’omicidio della sorella era molta attiva sul social dei video brevi e la notizia del fatto di cronaca che la vedeva come protagonista ha fatto crescere il numero dei suoi followers. Ora quel profilo non esiste più, ma tanto è bastato per cibare questa bufala, con tanto di teoria: ha ucciso la sorella per ottenere successo sui social. Perché il peggio non è ancora arrivato.

Nei giorni successivi alla chiusura del suo account, un ulteriore profilo TikTok ha iniziato a pubblicare alcune foto che hanno dato via libera a una narrazione sempre più sbagliata e non veritiera: vengono mostrate immagini di due guanti insanguinati e di una giraffa peluche sporca di sangue. E da lì l’ennesima teoria falsa: la 14enne avrebbe ucciso la sorella e avrebbe inserito alcuni organi della 19enne all’interno del pupazzo. Splatter puro e anche falso.

Come l’ha raccontata il giornale britannico

Ed è qui che entra in gioco l’informazione e il giornalismo fatto male. Parliamo del Daily Mail che ha dato voce a queste folli teorie che circolavano (e circolano ancora) su TikTok sull’omicidio Helen Miller (qui l’articolo ancora online, qui la versione archivio). Perché sosteniamo che queste ricostruzioni social siano sbagliate? Il 28 febbraio, sempre s TikTok, arriva la verità dietro quelle immagini che – secondo la narrazione social – avrebbero descritto il brutale omicidio. A parlare è un’altra giovane utente che con in due video differenti mostra la famosa giraffa e spiega la verità su quell’immagine.

La giraffa e i guanti insanguinati erano stati utilizzati dalla sorella di quest’ultima utente per girare un breve video horror. Nulla a che vedere con l’omicidio Helen Miller. E nel suo video, la giovane utente cita anche il Daily Mail che ha ripreso – prendendole per buone – quelle immagini per raccontare l’uccisione della giovane in Pennsylvania. Segnalazione arrivata il 28 febbraio, ma a oggi – venerdì 12 marzo – l’articolo del Daily Mail è ancora online senza rettifica e viene ancora utilizzato sui social per dar voce e vita a una teoria splatter priva di senso e non reale.

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