L’attacco di Obama a Trump al funerale di John Lewis: «C’è chi vuole scoraggiarci a votare»
31/07/2020 di Federico Pallone
John Lewis «è stato il miglior discepolo di Martin Luther King. È stato il mentore di tanti giovani, compreso me. Ho un grande debito verso di lui e la sua potente visione della libertà». Barack Obama ha reso omaggio all’icona dei diritti civili prendendo la parola nel corso della cerimonia religiosa ad Atlanta davanti a una platea tra cui erano seduti, tra gli altri, altri due ex presidenti, Bill Clinton e George W. Bush. Obama ha detto di aver parlato con l’icona dei diritti civili dopo l’uccisione di Floyd il 25 maggio e ha affermato che «non avrebbe potuto essere più orgoglioso di vedere questa nuova generazione di attivisti in lotta per la libertà e l’uguaglianza. Gli ho detto che tutti quei giovani, di ogni razza e religione e di ogni estrazione, genere e orientamento sessuale sono i suoi figli. Hanno imparato dal suo esempio», ha aggiunto l’ex presidente.
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Barack Obama ha poi condannato l’uso da parte del presidente americano Donald Trump di agenti federali contro manifestanti e si è scagliato contro i tentativi repubblicani di escludere elettori dal voto. L’ex presidente democratico ha puntato il dito contro i «poliziotti che premono il ginocchio sul collo di afroamericani e il governo federale che manda agenti a usare gas lacrimogeni e manganelli contro dimostranti pacifici. Anche mentre siamo seduti qui, ci sono quelli al potere che stanno facendo del loro meglio per scoraggiare le persone dall’andare a votare chiudendo i seggi elettorali e prendendo di mira le minoranze e gli studenti con leggi restrittive sull’identità e attaccando i nostri diritti di voto con precisione chirurgica, minando persino il servizio postale cui sono stati tagliati i fondi pur di non farci votare. E invece il voto per posta è importante: serve a evitare che le persone si ammalino», ha aggiunto Obama. Chiaro il riferimento a Donald Trump, anche se di fatto non viene mai nominato.