L’ennesima causa contro Facebook e Instagram sui minori

Dalle carte della causa intentata dal New Mexico, si parla di non intervento sulle molestie contro gli adolescenti

20/01/2024 di Redazione Giornalettismo

Ci risiamo. Ancora una volta, l’azienda di Mark Zuckerberg è al centro di un contenzioso giudiziario per quel che riguarda la sua tutela della navigazione degli utenti minorenni iscritti alle sue piattaforme social. Dai documenti della causa intentata dal New Mexico contro Meta sono emersi dei dettagli preoccupanti sul come non si sia intervenuti per limitare le molestie sessuali – via Messenger e DM – nei confronti dei più piccoli. Si parla esplicitamente, infatti, di oltre 100mila minorenni che, quotidianamente, sono esposti ad approcci e volgarità da parte di pedofili.

New Mexico contro Meta, l’ennesima causa sui minori

Una vicenda che si va a unire a un’altra lunga serie di accuse mosse negli anni a Facebook e Instagram. Fin da quando l’ex product manager Frances Haugen aveva rivelato – prima alla stampa, poi ai giudici – che i vertitici del social di Zuckerberg erano ampiamente a conoscenza dell’impatto mentale che la piattaforma aveva sui più piccoli. E lo fece presentando una serie di documenti interni, compresi studi, analisi e carteggi via mail tra i vertici dell’azienda. Oggi, però, le due piattaforme stanno lentamente cambiando approccio e nel corso delle prossime settimane entreranno in funzione diverse novità. Proprio relative ai minori iscritti ai social network.

In modo automatizzato, non saranno mostrati loro contenuti sensibili che parlano (anche in termini di testimonianza di lotta, come quella contro l’autolesionismo) di temi e argomenti che possono andare in conflitto con la loro età. E ci sarà un’attenzione maggiore, fin dall’iscrizione, anche alla privacy. Il tutto mentre è sempre più diffusa, in tutto il mondo, la FoMO (Fears of Missing Out): la paura di essere tagliati fuori dal mondo (digitale), che va di pari passo con la dipendenza da smartphone figlia di una società sempre più iperconnessa.

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