La Russia multa Google per le informazioni “false” sul conflitto e per i video di estrema destra

La lotta tra la Russia e Google va avanti anche a suon di multe per il mancato rispetto della leggi russe sui contenuti pubblicati

21/04/2022 di Ilaria Roncone

Si susseguono le multe della Russia a Google, una questione che è iniziata ben prima della guerra – per contenuti non rimossi – e che ora procede in seguito alla legge che bolla come falsi i contenuti sul conflitto ucraino che non narrano la storia così come la vuole il governo russo. Ecco che allora arriva la multa Russia a Google per un totale di 11 milioni di rubli, circa 137.763 dollari, per non aver rimosso le informazioni che vengono definite “false” sul conflitto in Ucraina e dei video Youtube prodotti da gruppi ucraini di estrema destra.

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Multa Russia a Google per i contenuti non cancellati

A dare la notizia è la TASS, agenzia di stampa russa, come riporta Reuters. La sanzione era già stata annunciata precedentemente, all’inizio del mese, e l’autorità garante aveva fatto sapere che c’era l’intenzione di punire Google per «la diffusione di falsi» via Youtube. la big tech statunitense era già stata avvisata ce, qualora non avesse rispettato il divieto imposto, sarebbe stata multata – così come accaduto le altre volte -.

Lo scopo della Russia già prima del conflitto era quello di controllare il flusso di informazioni pubblicate in rete facendo ricadere la responsabilità sulle grandi aziende che governano i mezzi di diffusione. A stabilire la sanzione è stato, nella giornata di giovedì 21 aprile, il tribunale distrettuale Tagansky di Mosca. Scendendo nel caso specifico, le sanzioni sono state applicate per quelli che vengono definiti dati inesatti pubblicati sulle perdite delle truppe russe e i dati sui civili ucraini morti oltre che per i video di gruppi di estrema destra come il battaglio Azov.

Google non ha risposto alla richiesta di commento di Reuters e, per ora, Youtube – nonostante le tante pressioni sia da parte del governo che da parte di VK – continua ad essere accessibile. Un’altra agenzia stampa, RIA, riferisce inoltre di un altro caso aperto contro Google dalla Russia, stavolta per la distribuzione su Youtube di video che incitano a fare attacchi terroristici in Russia.

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