Anonymous dice che gli hackeraggi continueranno finché la Russia non fermerà l’aggressione

Il collettivo di hacktivisti, inoltre, si è rammaricato per la scelta di Twitter di oscurare i contenuti collegati a DDoSecrets

21/04/2022 di Redazione

La comunità di hacktivisti di Anonymous ha affermato che continuerà – costantemente – l’operazione di hackeraggio nei confronti della Russia, fino a quando lo stato governato da Vladimir Putin non annuncerà la fine dell’invasione dell’Ucraina. Si tratta di un dato di fatto che arriva direttamente da uno dei profili Twitter più seguiti della comunità di hacktivisti, ovvero @YourAnonNews.

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Anonymous ha detto che continuerà ad attaccare la Russia, fino alla fine dell’invasione

Le posizioni che emergono da questi brevi tweet sono molto chiare: Anonymous – che sin dall’inizio del conflitto ha deciso di rompere la sua tradizionale neutralità, schierandosi apertamente a favore della causa del popolo ucraino – non darà tregua, dal punto di vista della sua attività di hacktivismo, alla Russia. Lo farà come in queste ultime settimane, attraverso – ad esempio – l’intrusione nei sistemi televisivi dell’emittente di stato di Mosca (ricordiamo tutti la trasmissione di immagini dall’Ucraina, viste quindi dai cittadini russi vittime della censura rispetto a tutto ciò che riguardava la guerra), lo farà attraverso attacchi hacker a siti governativi (Anonymous aveva rivendicato diversi hackeraggi di portali istituzionali e di siti web ministeriali in Russia).

«#OpRussia – è questo l’hashtag scelto dagli attivisti di Anonymous – continua ed è il più grande attacco globale di hacktivisti contro uno stato nella storia. Siamo accanto al popolo ucraino! Non la smetteremo con i nostri attacchi fino a quando Putin non ritirerà le forze russe dall’Ucraina!». Contestualmente, al di là di questi messaggi dai toni decisamente forti e battaglieri, Anonymous ha lamentato – ancora una volta – una ambiguità dell’atteggiamento di Twitter. In modo particolare, il riferimento è alla documentazione pubblicata da DDoSecrets, un collettivo di giornalisti investigativi che ha pubblicato – nei giorni scorsi – centinaia di Giga di file provenienti da istituzioni e aziende private russe (alcune di queste operanti nel settore nevralgico dell’energia). 

Twitter, infatti, avrebbe attivato un ban per tutti quei link che rimandano a DDoSecrets, impedendo – sul social network – la diffusione del messaggio da parte del collettivo di giornalisti. La battaglia contro la Russa – ma non solo, a questo punto – sembra continuare e l’hacktivismo di Anonymous – che ha anche pubblicato degli annunci per “arruolarsi” nelle sue fila e combattere la guerra cyber contro la Russia – sta attraversando un periodo di intensa attività.

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