Anonymous denuncia la censura di Twitter ad account che pubblicano leaks sulla Russia

Ricorda che Twitter è una compagnia americana e che, invece, negli ultimi giorni è stata la Russia a essere criticata per la sua censura a Twitter

27/03/2022 di Gianmichele Laino

Anonymous denuncia il blocco degli account Twitter di alcuni hacktivisti da parte dell’azienda fondata da Jack Dorsey. Questi account avrebbero pubblicato alcuni leaks sulla Russia, in risposta alla chiamata della community di Anonymous che, all’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, aveva – di fatto – dichiarato “cyber-war” a Mosca. Le azioni degli hacktivisti sono state diverse: si è andato dal tentativo di bloccare – per qualche ora – i siti governativi russi (la strategia è stata adottata nelle prime settimane della guerra), fino alla pubblicazione delle immagini dall’Ucraina sulle emittenti televisive russe, con lo scopo di mostrare ai cittadini la verità sulla narrazione di un conflitto che, invece, Vladimir Putin chiama “operazione speciale”.

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Censura account Twitter Anonymous, la denuncia

L’ultima, clamorosa azione, invece, riguarda la pubblicazione di alcuni leaks importanti. In ordine di tempo, quella più recente riguarda i dati – davvero una quantità notevole, se si presta fede al numero di 35mila file diffuso da alcuni account Twitter che fanno parte della community di Anonymous – della Banca Centrale russa: dati che possono far emergere, ad esempio, collegamenti finanziari e progetti che sono stati sponsorizzati economicamente dalle autorità di Mosca.

Bisognerà capire, tuttavia, soltanto se questi dati sono effettivamente recenti o – come qualcuno sostiene citando alcune chat che starebbero circolando in queste ore negli ambienti collegati ad hacktivisti – siano documenti già abbastanza datati, con conseguente perdita di valore e di interesse per il loro contenuto.

Eppure, Anonymous sta suonando un campanello d’allarme: «Ci sono account di attivisti che vengono sospesi da Twitter – scrive uno dei principali account collegati agli hacktivisti, @YourAnonNews – per aver pubblicato dei leaks sulla Russia. Twitter è un’azienda con sede negli Stati Uniti. Non c’è alcuna spiegazione per censurare il nostro hacktivismo che prende di mira un Paese che sta compiendo crimini di guerra in Ucraina. Anche la Russia sta censurando Twitter».

Tuttavia, Anonymous, in un tweet successivo, sostiene che non fermerà le sue campagne e che continuerà a fare tentativi per rivelare informazioni sulla Russia, finché l’esercito di Mosca non lascerà l’Ucraina. Il senso di questo appello è chiaro: se da un lato c’è l’intenzione di continuare questa battaglia e questa “cyber-war” dichiarata contro la Russia di Putin, dall’altro lato c’è un richiamo alla comunità internazionale. Com’è possibile – si chiedono di fatto gli hacktivisti – che le loro azioni vengano elogiate quando un social media americano, alla prova dei fatti, mette in atto esattamente una misura che, in questi giorni, è stata presa anche in Russia, ovvero la censura?

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