La storia delle immagini satellitari Google non censurate delle basi militari russe

La piattaforma ha dichiarato di non aver rimosso le immagini satellitari delle installazioni militari russe, che sarebbero da sempre disponibili

19/04/2022 di Martina Maria Mancassola

La piattaforma Google ha dichiarato di non aver apportato modifiche al modo in cui banna le immagini satellitari della Russia, ma molti sostengono il contrario. Infatti, su Twitter si diffonde l’affermazione secondo cui Google avrebbe «aperto l’accesso alle strutture militari e strategiche della Russia». Su Google Maps si trovano le immagini delle basi militari russe. Ieri, l’account Twitter delle forze armate ucraine (account non verificato ma citato più volte da quello ufficiale del Ministero della Difesa ucraino) ha condiviso varie immagini che paiono mostrare equipaggiamento militare: «ora tutti possono vedere una varietà di lanciatori russi, mine di missili balistici intercontinentali, posti di comando e discariche segrete con una risoluzione di circa 0,5 metri per pixel». Il post non è passato inosservato ed è stato condiviso migliaia di volte – tradotto in inglese -, e citato da testate giornalistiche quali The Moscow Times.

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Google Maps non ha censurato le basi russe militari

Google ha intrapreso molte azioni contro la Russia da quando Putin ha invaso l’Ucraina. Sia YouTube che Google Play, infatti, hanno sospeso pubblicità e servizi a pagamento in Russia più di un mese fa. Ma ancora, la piattaforma annunciava la sospensione della monetizzazione di tutti i contenuti che giustificano l’invasione dell’Ucraina e interrompeva l’accesso a Google Pay per alcuni cittadini russi in conformità con le sanzioni. Il governo russo, dal canto suo, minacciava più volte di multare la società cui fa capo anche YouTube, perché i video di quest’ultimo conterrebbero «disinformazione» in merito alla guerra russo-ucraina. Che cosa è accaduto, ora, a Google? Ieri, l’account ufficiale delle forze armate dell’Ucraina ha twittato che: «GOOGLE MAPS HA APERTO L’ACCESSO ALLE STRUTTURE MILITARI E STRATEGICHE DELLA RUSSIA. Ora tutti possono vedere una varietà di lanciatori russi, mine di missili balistici intercontinentali, posti di comando e discariche segrete con una risoluzione di circa 0,5 metri per pixel».

Secondo The Verge almeno una delle immagini comprese nel tweet, sopra riportato, sarebbe ancora disponibile su Google Maps e raffigurerebbe una base militare russa attiva. Tuttavia, il colosso dell’informatica ha dichiarato che questa non è una novità. Infatti, il portavoce di Google, Genevieve Park, ha rivelato a The Verge che la piattaforma non ha apportato modifiche alle immagini satellitari in Russia: «non abbiamo apportato modifiche sfocate alle nostre immagini satellitari in Russia». Le immagini sarebbero state disponibili su Google Maps sin da molto prima dell’invasione dell’Ucraina da parte di Putin. Non sarebbe la prima volta che Google rende disponibili le sue mappe di zone potenzialmente sensibili, comprese le basi militari. Ad esempio, Google Maps pixela le immagini della base aerea 705 dell’aeronautica francese, ma ci sono tante altre installazioni militari visibili pubblicamente; infatti, la piattaforma consente di visionare immagini satellitari della base aerea di Nellis degli Stati Uniti e anche dell’Area 51. Si ricorda, tra l’altro, che le forze armate dei principali paesi possono accedere alle immagini satellitari, non soggette ad alcuna modifica da parte di Google. 

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