Michele Emiliano chiede ai pugliesi che stanno tornando al Sud di tornare indietro: «State portando il virus ai vostri cari»
08/03/2020 di Enzo Boldi
Le scene immortalate nella tarda serata di ieri nelle stazioni ferroviarie di Milano (tra Porta Garibaldi e Centrale), sono indice di un timore diffuso che trasborda in gravi comportamenti irresponsabili che potrebbero aiutare ancora di più la diffusione del Coronavirus in tutta Italia. Nella serata di ieri, dopo l’ufficializzazione del decreto da parte di Giuseppe Conte, il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha firmato un’ordinanza con l’obbligo di quarantena per chi proviene dalle zone rosse, lanciando un appello a tutti quei pugliesi che nelle ultime ore stanno tornando a casa.
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«Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: Fermatevi e tornate indietro. Scendete alla prima stazione ferroviaria, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla prossima fermata – ha scritto Michele Emiliano postando le immagini della stampa dell’ordinanza sulla quarantena -. Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l’entrata in vigore del decreto legge del Governo».
Michele Emiliano e il rischio contagio che viene dal Nord
Nel suo appello, il governatore della Regione Puglia ricorda come non sia lui – per legge – a poter prendere provvedimenti come la chiusura dei confini locali, il blocco di treni e arei e le limitazioni alla libera circolazione sul territorio. Si tratta, infatti, di provvedimenti che può prendere solamente il governo centrale. L’unica cosa che ha potuto fare Michele Emiliano è firmare l’ordinanza in cui si ordina la quarantena e ‘l’isolamento fiduciario’ per chi rientra dalle zone rosse.
La quarantena per chi viene dalle zone rosse
«State portando nei polmoni dei vostri fratelli e sorelle, dei vostri nonni, zii, cugini, genitori il virus che ha piegato il sistema sanitario del nord Italia- scrive ancora Michele Emiliano -. Avreste potuto proteggervi come prescritto, rimanendo in casa e adottando tutte le precauzioni che ormai avrete imparato. Ma avete preso una decisione sbagliata. Non ho purtroppo il potere di bloccarvi, ma posso ordinarvi di comunicare il vostro arrivo ai medici di famiglia e di rimanere a casa in isolamento fiduciario per 14 giorni».
(foto di copertina: frame da video Facebook)