Le linee guida sugli influencer, la vera sconfitta degli editori

La decisione dell'Agcom sul rispetto del Tusma da parte dei content creator crea un pericoloso vortice

14/01/2024 di Redazione Giornalettismo

Una serie di regole e doveri da rispettare, nel tentativo di rendere ancor più applicabili parte delle norme già esistenti. Andando a travalicare in un settore ancora inesplorato. La nuove linee guida dell’Agcom per quel che riguarda i comportamenti “social” degli influencer e dei content creator stanno alimentando un intenso dibattito. Di fatto, l’Autorità ha deciso di “trattare” chi opera e guadagna sulle principali piattaforme come un editore, con le stesse responsabilità di una testata giornalistica radio-televisiva e di un’emittente.

Linee guida Influencer, ora sono come gli editori

Nel raccontare questa decisione, molti giornali hanno parlato (almeno nei titoli, meno nei contenuti) di una decisione figlia del recente caso che ha visto coinvolte Chiara Ferragni e l’azienda Balocco. La realtà è ben diversa: si parlava di queste linee guida già da luglio, molti mesi prima che venissero mosse accuse ufficiali nei confronti dell’imprenditrice digitale. Al netto di ciò, quel che sta succedendo e succederà rappresenta un unicum, con gli influencer che dovranno soggetti al Tusma, il Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi. Un passo in avanti? Non proprio, visto che le piattaforme vengono sollevate dalle loro responsabilità (anche se devono rispettare altre normative).

Dunque, gli influencer sono come gli editori. Eppure dovrebbero essere i social network a essere considerati tali. Un tema di cui si parla da tempo, ma che non ha mai trovato una sua soluzione legislativa. Si è preferito dare responsabilità (che, in realtà, sono già previste da altre leggi) ed equiparare due mondi che viaggiano su binari diversi. Anche perché sono proprio le piattaforme, con i loro strumenti e servizi, a consentire ai content creator di guadagnare con i loro contenuti e le loro sponsorizzazioni. Invece, si è preferito “colpire” sul tema caldo, piuttosto che prendere il toro per le corna e decidere chi dovrebbe essere inchiodato alle proprie responsabilità. Anche per gli effetti sugli utenti.

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