La storia triste del bimbo di Forrest Gump troppo povero per andare agli Oscar
19/02/2015 di Redazione
Assistere alla notte degli Oscar? Costa troppo. Anche se sei il piccolo protagonista di un film che, di Oscar, ne ha vinti sei. Alla vigilia degli Academy Awards il tabloid britannico Daily Mail è andato a intervistare Michael Conner Humphreys: un nome che, al primo impatto, forse dirà poco o nulla alla maggior parte dei lettori. Ma basta nominare il ruolo che ha interpretato per accendere il ricordo nella mente di tutti: Michael, infatti, ha vestito i panni di Forrest Gump bambino. Il ragazzino con quella pronuncia buffa e la schiena storta che recita nella prima parte del film di Robert Zemeckis con le gambette blindate in quei terribili tutori ortopedici che spezza durante la sua prima corsa in una scena piena di pathos.
COSTAVA TROPPO: COSÌ SONO RIMASTO A CASA –
Oggi Michael Conner Humphreys ha quasi trent’anni e ha lasciato la carriera cinematografica poco dopo il successo globale di Forrest Gump, unendosi all’esercito statunitense nel 2005 e prendendo parte alla missione in Iraq. Ma quella notte di vent’anni fa, quando nel 1995 Forrest Gump sbancò gli Oscar portandosi a casa sei statuette (Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura non originale, Miglior Attore protagonista a Tom Hanks, Miglior Montaggio e Migliori Effetti Speciali), Michael era rimasto a casa, a guardare la cerimonia di premiazione in televisione assieme ai suoi genitori. Troppo costoso per i genitori, che per accompagnare il figlioletto a una serata di gala, avrebbero dovuto comprarsi il biglietto:
Avevo solo otto anni e ai miei genitori era stato chiesto di comprare il biglietto. Ma non potevano permetterselo. Io non ero troppo sicuro di volerci andare, così alla fine abbiamo deciso di restare a casa a guardare gli Oscar in tv come chiunque altro. Eravamo molto contenti che avesse vinto così tanti premi.
SAPEVO CHE AVREBBE VINTO COSÌ TANTI PREMI –
Michael non sembra rimpiangere di aver abbandonato la strada di Hollywood, nonostante l’aver recitato in un film di successo come Forrest Gump gli abbia permesso di viaggiare in tutto il mondo per promuovere la pellicola in diversi paesi:
Mi ha dato molto, molto di più che andare alla notte degli Oscar. Ma mi è piaciuto viaggiare così tanto per il mondo
E di quel film che l’ha reso famoso, anche se per poco tempo, Michael dice:
Quando l’ho visto mi sono reso conto che avrebbe vinto dei premi, anche se ero solo un bambino
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ECCO PERCHÉ SONO DIVENTATO UN MARINE –
Ed è stato proprio mentre recitava sul set che ha capito chi sarebbe voluto diventare da grande:
Il set era molto vicino a Parris Island, il centro di addestramento dei Marines in South Carolina. Da lì venivano gli elicotteri usati nelle scene della guerra del Vietnam. Dicevo sempre al regista e ai produttori che gli elicotteri mi piacevano tanto e un weekend hanno organizzato un incontro per farmi vedere gli aerei da combattimento. Ricordo che non si potevano fare le foto. Ma posso dire che quell’esperienza mi ha fatto venire la voglia di diventare un soldato.
«SONO FORREST, FORREST GUMP» –
Ma com’è crescere e diventare grande quando la gente ti identifica con “Forrest Gump da piccolo”?
Mi prendono in giro da una vita. La gente mi chiede del film ma possono rispondere con ‘Che storia!’ oppure con ‘Ehi, dì quella battuta!’. Dipende dalle persone. C’è chi ti prende in giro perché è un maleducato. Le persone intelligenti e cortesi non mi chiedono certe cose.
(Photocredit copertina: YouTube)