Influencer e evasione fiscale, il caso del finto nullatenente che prendeva anche il Reddito di Cittadinanza

Si tratta, in particolare, di tre influencer di cui uno - essendosi dichiarato nullatenente - ha percepito 16 mila euro di Reddito di Cittadinanza

26/08/2022 di Ilaria Roncone

Gli influencer guadagnano e, in molti casi, guadagnano anche bene. Quella che, già da un po’, è una professione a tutti gli effetti (recentemente, nel decreto ddl Concorrenza, è comparso anche un emendamento a loro dedicato) in molti ambiti risulta non essere regolamentata. Uno di questi è quello della gestione delle tasse e del pagamento dei soldi dovuti allo stato in base ai propri guadagni. In tal senso, la Guardia di Finanza di Ravenna ha denunciato tre influencer che – da anni – stavano percependo compensi dalle sedi estere dei social network e da fan e follower (parliamo di 400 mila euro nel giro di due anni, tutto in nero). Dulcis in fundo, uno dei tre percepiva – al contempo – il Reddito di Cittadinanza. essendosi dichiarato nullatenente, per un totale di 16 mia euro. Casi come questo evidenziano la problematica relativa al tema influencer evasori fiscali.

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Influencer evasori fiscali, dovrebbero comportarsi come lavoratori autonomi

La Guardia di Finanza ha evidenziato come quelli che sono classificati come “influencer e content creator” dovrebbero versare le tasse come lavoratori autonomi. Evasione di 400 mila euro in tre più 16 mila euro che l’influencer che ha frodato lo Stato dovrà restituire all’Inps, quindi, per fatto che evidenzia la necessità di norme più puntuali nell’ambito della gestione del lavoro di creator e influencer (e anche, ovviamente, di maggiore onestà).

Le Fiamme Gialle classificano il lavoro in questione come “attività di lavoro autonomo di tipo artistico professionale”, con conseguente tassazione. L’assenza di albi professionali o regole specifiche, ovviamente, non sta a significare che il fisco possa essere ignorato o che ci si dichiari nullatenenti, considerato anche che si trattava di guadagni abbastanza ingenti.

Come sono contrattualizzati influencer e creator?

Le possibilità ci sono e sono diverse – come ha sottolineato anche Repubblica – a partire dalle prestazioni occasionali per il lavoro autonomo fino a quelle regolate da partita Iva. Si può fare appello anche alla cessione di diritto d’autore. Se le attività professionali non vanno oltre 65 mila euro lordi annui, inoltre, è possibile applicare la flat tax del 15%.

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