Il progetto per rendere digitale anche la tessera elettorale

La soluzione - nell'ambito della transizione, mantra del governo Draghi - è stata proposta dalla Lega

26/07/2021 di Enzo Boldi

Nonostante le velleità pentastellate, il voto online per il momento risulta essere solamente una Chimera. Le consultazioni via web, infatti, per il momento restano un’esclusiva del MoVimento 5 Stelle (che, per esempio, chiederà agli iscritti di votare il nuovo Statuto sulla piattaforma SkyVote i prossimi 2 e 3 agosto). Ma qualcosa si sta muovendo in termini di digitalizzazione, con riflessi non tanto sulle modalità per esprimere le proprie preferenze, ma su alcuni documenti tecnici. Si va, infatti, nella direzione della tessera elettorale digitale.

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Le interlocuzioni tra Parlamento e governo sul tema della digitalizzazioni sono costanti e ora sembra essersi mosso un grande passo in avanti. A proporre un’alternativa alla logica “della carta” è stata la Lega che, attraverso il lavoro di Massimiliano Capitanio (deputato e segretario della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai: «In occasione del voto sul decreto semplificazioni, il governo ha accolto come raccomandazione un ordine del giorno della Lega che chiede di procedere verso la digitalizzazione della tessera elettorale. Considerando che la mancata digitalizzazione della pubblica Amministrazione costa all’Italia tra i 25 e i 30 miliardi ogni anno, è un riconoscimento importante per un Paese che deve puntare sempre più alla semplificazione e alla dematerializzazione».

Tessera elettorale digitale, il piano per la transizione

Stop alla carta intestata. Stop ai timbri fisici ogni volta che ci si presenta al seggio. E non solo. L’eventuale arrivo della tessera elettorale digitale dovrebbe rendere meno farraginoso il percorso di ogni cittadino che – alla vigilia di ogni tornata di votazioni – deve controllare il proprio documento e verificare di avere ancora spazi per poter esprimere la propria preferenza (che siano elezioni amministrative, politiche o referendarie). Il principio, secondo quanto dichiarato dal deputato del Carroccio, è quello di unire in un’unica card digitale (traslata persino in versione app su smartphone) il codice fiscale e la tessera elettorale. Insomma, un documento unico senza ulteriore bisogno di “carta”.

Inoltre, la pandemia ha messo in luce alcune criticità. Su ogni tessera elettorale cartacea, infatti, è riportato il numero di seggio a cui ogni singolo cittadino deve recarsi per votare. Come accaduto nel recente passato, però, molte città hanno trovato difficoltà  – e non solamente fisiche – nell’adibire nuove “location” per espletare le funzioni di voto evitando assembramenti. E non era solamente una questione di spazi: difficile rimodulare i seggi in luoghi differenti rispetto alle indicazioni “su carta”. Con un documento digitale, invece, le procedure di rimodulazione dovrebbero essere molto più semplici e immediate. Con la Pubblica Amministrazione che potrebbe finalmente ridurre costi e sprechi.

(foto di copertina: da Canva)

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