Il caso del gruppo anti masherine che nega il Covid chiuso da Facebook perché «crea problemi psichici»

«Creano danni psichici»: questa la ragione fornita da Facebook per la chiusura di un gruppo anti mascherine fatto di persone che negano l’esistenza del coronavirus. Dopo il cambio di marcia di oggi da parte di Trump – che ora raccomanda di indossare le mascherine – sono parecchi gli americano che iniziano a cambiare idea sulla questione. Facebook, dal canto suo, ha sempre dimostrato tolleranza zero nei confronti di tutti quelli che hanno diffuso bufale e informazioni inesatte sulla pandemia in corso nel mondo.

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Facebook chiude i gruppi che negano l’esistenza del coronavirus

Come segnala Bufale.net, nelle ultime ore il social di Mark Zuckerberg ha rimosso uno dei più grandi gruppo anti mascherine presenti per violazione delle sue politiche contro la diffusione di disinformazione a proposito del Covid-19. Il gruppo in questione è Unmasking America! – composto perlopiù da negazionisti del coronavirus statunitensi – che tra le informazioni dichiarava di essere stato creato «per diffondere la VERITÀ sulle mascherine!». I suoi 9.600 membri oggi non lo hanno più trovato attivo.

I contenuti del gruppo bloccato da Facebook

Considerata la descrizione e il nome del gruppo non è difficile intuire cosa venga sostenuto nelle conversazioni al suo interno. C’è chi parla di mascherine che ostacolano il flusso di ossigeno, chi fa cenno all’impatto psicologico negativo che porta indossarle. Ci sono anche persone che contrastano l’intervento di sanità pubblica fatto da medici ed esperti, che raccomandano alle persone di prevenire la diffusione del Covid indossando le mascherine in tutte le aree pubbliche. Questo gruppo è solo uno dei casi più emblematici e negli Usa, nonostante il record quotidiano di nuovi casi che viene registrato, queste comunità online sono ancora molto diffuse.

 

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