La testimonianza di Giannini sul Covid: “Servono più attenzione e rigore”

Il direttore della Stampa, positivo al coronavirus, è intervenuto a Otto e Mezzo per raccontare la sua esperienza e chiedere maggiore rispetto delle restrizioni

06/10/2020 di Redazione

Massimo Giannini sul Covid invita a fare attenzione e rispettare le regole. Dopo l’annuncio della sua positività il direttore della Stampa parla a Otto e mezzo su La7 della sua esperienza e invita a non sottovalutare la situazione per evitare un peggioramento della situazione che riporti l’Italia all’incubo delle primavera.

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Giannini sul Covid dopo il ricovero del weekend

Ospite della trasmissione condotta da Lilli Gruber, Giannini sul Covid spiega di essere stato “male sabato con tosse e dolore al torace” e di essere stato ricoverato domenica al Gemelli di Roma dove ha scoperto di avere il coronavirus. Un’esperienza, quella provata al policlinico della Capitale che fa dire al direttore della Stampa che “bisogna fare più attenzione” e “serve più rigore”. “Ho visto tanta gente ricoverata che sta male” ha raccontato Giannini invitando gli italiani a “mettersi una mano sulla coscienza” e capire che questo “è il momento della responsabilità e della solidarietà” evitando di lamentarsi per eventuali limitazioni imposte dal governo. Per questo il giornalista positivo al Coronavirus invita a ricordarsi  di quando i medici e gli infermieri erano considerati eroi e ribadendo che “non siamo in quella situazione drammatica però se non stiamo attenti ci torniamo rapidamente”. Un intervento concluso con l’appello di Lilli Gruber a scaricare l’app IMMUNI, definita dalla conduttrice “fondamentale per proteggere noi e gli altri”.

Gli altri interventi a Otto e mezzo

Oltre all’intervento di Giannini sul Covid, a Otto e mezzo è intervenuto il prof. Alessandro Vespignani della Northeastern University di Boston, che ha invitato alla calma, ammettendo però che i numeri sono destinati per forza di cose ad aumentare durante l’inverno. Per questo, secondo Vespignani, “i governi devono giocare d’anticipo” e pur non essendoci le condizioni per lockdown generalizzati, oltre alle chiusure anticipate per i ristoranti servono anche “misure sulla capienza, il distanziamento e i sistemi di ventilazione”. Gli eventi maggiormente pericolosi per i contagi infatti, spiega il professore, sono quelli tenuti in luoghi chiusi e quindi certe misure restrittive possono avere un effetto anche se, secondo Vespignani, sta poi al governo decidere dove agire, tenendo sotto osservazione anche grandi eventi, manifestazioni e soprattutto facendo “monitoraggio epidemiologico in specifiche realtà”.

E proprio di un focolaio a Latina, acceso dopo la visita di Salvini parla un altro ospite della trasmissione, Alessandro Sallusti che definisce “eccessivo” il tentativo di attribuire al leader della Lega l’esplosione del focolaio. “Trovo che Salvini sia stato discontinuo, poco convinto e a volte contraddittorio nel sostenere la massima cautela” ha però ammesso il direttore del Giornale, mentre Andre Scanzi ha attaccato l’altra leader della destra italiana, Giorgia Meloni, sostenendo che al suo posto “ringrazierei Dio di vivere in un Paese non governato da Trump, Johnson e Bolsonaro”.

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