Gli ultimi sei mesi di politica e governo visti da Instagram

Una analisi dei profili Instagram dei leader dei principali partiti italiani, dagli scontri sul Quirinale fino alla crisi di governo e le dimissioni di Mario Draghi

22/07/2022 di Enzo Boldi

La dialettica politica si è accesa nel corso degli ultimi mesi. Tra alti e bassi. Tra momenti in cui – per via di varie crisi interne – si pensava che sarebbe stato imminente un ritorno al voto e tutto ciò che si è consumato nell’ultima settimana tra Montecitorio, Palazzo Madama, Palazzo Chigi e il Quirinale. Sei lunghi mesi, iniziati con la partita del Colle, ovvero la scelta del nuovo-vecchio Presidente delle Repubblica. Poi alcune settimane di “pace”, fino alla situazione deflagrata fino alle dimissioni di Mario Draghi. Mezzo anno che proviamo a vedere con gli occhi di Instagram. Non sui meme, sui post e sui commenti, ma sull’appeal in termini di follower dei politici italiani.

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Per farlo abbiamo utilizzato una piattaforma online – Not Just Analytics – che riesce a fornire uno screening generale delle evoluzioni di ogni pagina pubblica su Instagram. C’è l’engagement rate (ovvero quel rapporto tra numero di follower e interazioni), ma soprattutto c’è il monitoraggio della crescita (o della decrescita, come accaduto per buona parte degli attori politici italiani) dei follower. Ovviamente questo significa poco (la tesi iniziale non si basa sui valori assoluti, ma sulla curva di crescita o decrescita del numero di follower), probabilmente meno dei sondaggi che si realizzano quotidianamente su campioni ridotti di cittadini. Ma è comunque una misura – vista l’importanza della comunicazione social – di come questi ultimi sei mesi abbiano segnato il passo per molti leader.

Follower politici italiani, il trend degli ultimi sei mesi

Dopo questa doverosa premessa, entriamo nel merito dell’analisi dei follower politici italiani. E iniziamo proprio da quel Giuseppe Conte che, con il suo MoVimento 5 Stelle, ha dato il primo strappo all’esecutivo guidato da Mario Draghi non votando la fiducia al dl Aiuti prima alla Camera, poi al Senato (dove, per regolamento, la fiducia non riguarda solo il provvedimento, ma l’intero operato del governo). E per fare questa analisi (così come per tutti gli altri profili presi in esame), abbiamo scelto di partire dagli ultimi giorni di gennaio, quando i partiti di maggioranza avevano iniziato a dividersi sulla nomina del Presidente della Repubblica.

Qui Giuseppe Conte

Il deus ex machina della prima parte della crisi di governo, Giuseppe Conte, ha visto il numero dei suoi follower Instagram in costante e continuo calo da sei mesi. La partite del Colle ha segnato il passo (confermato anche dai recenti sondaggi). Poi la scissione con Luigi Di Maio e lo strappo sul dl Aiuti. E questo piano inclinato lungo cui sta scorrendo inevitabilmente quella pallina chiamata MoVimento 5 Stelle mostra solamente scalini verso il basso.

Qui Luigi Di Maio

A proposito di scissionisti. Se Giuseppe Conte piange, Luigi Di Maio non ride. Il trend era già in lento calo dopo le tensioni sul Colle, ma nei giorni precedenti e successivi alla rottura con il MoVimento 5 Stelle (con la formazione del gruppo parlamentare alla Camera “Insieme per il Futuro”), il “successo” social dell’attuale Ministro degli Esteri di un governo dimissionario è precipitato.

Follower politici italiani, il centrodestra governativo

I Cinque Stelle dissolti (e non per il caldo) hanno dato la prima spinta al governo Draghi. E a questo banchetto di crisi ha partecipato attivamente (in modo particolare nella giornata di mercoledì al Senato) anche il Centrodestra. Lega e Forza Italia, infatti, non hanno votato (sono usciti dall’Aula, mentre i pentastellati sono rimasti seduti – non votando – per garantire il numero legale) la risoluzione Casini pro-Draghi a Palazzo Madama, decretando la fine dell’esecutivo.

Qui Matteo Salvini

E nell’ambito di un’analisi dei follower politici italiani su Instagram, non poteva mancare Matteo Salvini. E nel paradosso (seppur con numeri differenti di partenza) la curva verso il basso del segretario del Carroccio ricalca il tracciato già mostrato relativamente ai follower di Giuseppe Conte.

Qui Silvio Berlusconi

E poi c’è Silvio Berlusconi. Rispetto a Matteo Salvini, il profilo Instagram del Presidente di Forza Italia è in lentissima e costante crescita da tempo. Anzi, proprio dal caos per l’elezione del Presidente della Repubblica. Ovviamente questa curva è condizionata da un basso punto di partenza, ma il picco degli ultimi giorni è sintomatico.

Qui Enrico Letta

Per quel che riguarda il Partito Democratico, Enrico Letta parte da numeri di gran lunga più bassi rispetto agli altri leader del diversi partiti. Sta di fatto che, come mostra il grafico, dalla rielezione di Sergio Mattarella non c’è stato un calo, ma una lenta e costante crescita.

Follower politici italiani, Meloni e il fare opposizione fa bene (almeno ai social)

Infine c’è Giorgia Meloni, l’unica leader dell’unico grande partito di opposizione al governo Draghi. E la Presidente di Fratelli d’Italia – anche da questa mera analisi dei follower politici italiani – è l’esatto emblema di come il fare opposizione sia molto utile in termini di successo.

L’onda lunga è iniziata proprio a cavallo della partita per il Quirinale. Poi lunghi mesi di stabilità e assestamento, con leggere variazioni. Fino al nuovo picco registrato proprio a cavallo della crisi e della fine del governo.

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