C’era una rete russa dietro ai tentativi di spingere gli influencer a parlare male di Pfizer
Facebook ha rimosso diversi account collegati a Mosca che stavano diffondendo disinformazione sui vaccini
11/08/2021 di Gianmichele Laino
Vi ricordate di Amin, protagonista della pagina social Et ça se dit Médecin che diffonde informazioni scientifiche e che era stato contattato da una misteriosa agenzia – chiamata Fazze – che gli avrebbe offerto del denaro se avesse parlato male del vaccino Pfizer? Giornalettismo vi aveva proposto la sua intervista nel mese di maggio, quando lo stesso Amin aveva denunciato questo comportamento da parte dell’agenzia via social network. Ora, a quanto pare, Facebook ha individuato delle connessioni tra questo (e altri episodi analoghi che si sono verificati in Francia, ma anche in Germania) e una rete di account russi che realizzavano post di disinformazione sui vaccini, soprattutto sui social network di India, Usa e America Latina.
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Disinformazione russa sui vaccini, Facebook sospende diversi account
Facebook ha rimosso centinaia di account che stavano compiendo una sistematica operazione di disinformazione. Ieri, il social network di Mark Zuckerberg lo ha comunicato attraverso il suo report sul comportamento coordinato di alcuni utenti che è stato definito anomalo dai vertici della società di Menlo Park. Si parla di account che operavano dal territorio russo e che, a quanto pare, avrebbero diffuso diverse notizie fake in merito ai vaccini. In totale, sarebbero stati 65 account Facebook e 243 account Instagram a incrociare il controllo del social network di Zuckerberg e a essere completamente rimossi, in virtù della loro attività sospetta.
Secondo Facebook, i tentativi di disinformazione messi in atto da questi account non sono andati a buon fine, così come non era andato a buon fine una precedente ondata di fake news (questa volta diretta contro il vaccino AstraZeneca), iniziata addirittura nel 2020, quando ancora si parlava soltanto della fase sperimentale del vaccino contro il coronavirus. Sempre secondo Menlo Park, al momento, Fazze – come agenzia di comunicazione – non avrebbe più accesso alla pubblicazione su Facebook.