Le ipotesi sulla campagna pubblicitaria che coinvolge gli influencer per screditare i vaccini Pfizer

Le testimonianze arrivano soprattutto da account molto influenti in Francia

26/05/2021 di Gianmichele Laino

Questa storia ha dei contorni decisamente problematici. Pare, infatti, che in Francia una misteriosa compagnia di comunicazione – che pare si chiami Fazze, ma che non vuole essere esposta in alcun modo dai suoi potenziali clienti – stia facendo un’operazione di reclutamento di influencer dei social network per avviare una campagna contro Pfizer e il suo vaccino contro il coronavirus. Una campagna che – lo dicono tutti gli influencer che sono stati contattati via mail o via DM su Instagram o su Twitter – dovrebbe prevedere semplicemente l’opinione dell’influencer stesso per convincere i suoi followers che il vaccino Pfizer abbia una percentuale di mortalità molto più alta di quello AstraZeneca.

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Campagna contro Pfizer che coinvolge influencer francesi

Tutto parte dalla denuncia di un account Twitter di divulgazione scientifica molto noto in Francia. Si tratta del progetto Et ça se dit Médecinche è stato contattato in privato per ottenere un compenso di 2000 euro per screditare il vaccino Pfizer, compiendo un’operazione molto dettagliata – descritta via mail – per affermare che il vaccino a mRNA comporta una mortalità superiore rispetto a quello AstraZeneca, citando anche un presunto articolo di Le Monde (riferibile a un altrettanto presunto report segreto sulla mortalità nei soggetti a cui è stato somministrato e di cui non c’è traccia in internet) e non palesando in alcun modo l’origine di quella informazione (ovvero l’agenzia di comunicazione stessa). Un comportamento che, com’è facilmente intuibile, è ritenuto illecito da qualsiasi legge sul marketing e la promozione pubblicitaria (e non solo in Francia).

Amin, il responsabile del progetto, ha denunciato tutto e, in questa fase, viene intervistato da diversi organi di stampa per raccontare l’esperienza fatta con questa misteriosa agenzia di comunicazione. Chiaramente, ha fatto capire che 2000 euro, per un influencer medio, possono rappresentare un compenso di fascia alta. Allo stesso modo, ha riferito che le comunicazioni in inglese fornite via mail dalla stessa presunta agenzia erano scritte con una grammatica piuttosto claudicante. Strano per una compagnia che dice di avere la propria base operativa a Londra.

Anche altri influencer, nel frattempo, hanno ricevuto questa insolita richiesta. Léo Grasset – un altro divulgatore scientifico, con un canale YouTube seguito da circa un milione di iscritti – ha pubblicato gli screenshot delle conversazioni con la presunta agenzia di comunicazione:

I comportamenti strani della presunta agenzia di comunicazione

Non solo: ha anche informato che l’indirizzo londinese fornito dalla stessa compagnia di comunicazione risulterebbe inesistente o – comunque – non corrispondente al vero. L’account LinkedIn, inoltre, sarebbe scomparso a stretto giro di posta, dopo le prime denunce degli influencer. Si tratta, tra le altre cose, di una minaccia che in Francia viene presa molto seriamente e che è arrivata a coinvolgere persino le più alte sfere istituzionali. Diversi giornalisti investigativi stanno cercando di ottenere più informazioni su quanto accaduto, ma nel frattempo hanno sentito il ministro della Salute francese, Olivier Véran, che ha affermato: «Non so da dove viene questa minaccia. Se dalla Francia o da un Paese straniero. La Russia? Non lo so. Non mi permetterei mai di partire con delle ipotesi senza basi. Ma si tratta di un’operazione pericolosa e irresponsabile».

Una vicenda inquietante, anche perché alcuni influencer che per primi hanno denunciato l’accaduto – proprio come Amin di Et ça se dit Médecin, hanno successivamente ricevuto una minaccia dalla presunta agenzia di comunicazione, quando hanno diffuso i contenuti della campagna di discredito contro Pfizer: messaggi in privato su Instagram li invitavano a rimuovere gli screenshot delle mail ricevute, minacciando denunce per violazioni della corrispondenza privata.

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