Il vaccino Sputnik ti chiede di seguirlo su Twitter. E sponsorizza il post

La campagna promozionale sul social network che, qualche giorno fa, ha avuto problemi proprio in Russia

19/03/2021 di Gianmichele Laino

Promuovere vaccini, come se fossero aspirapolvere. La tecnica del marketing applicata allo Sputnik V. Da qualche giorno, nelle timeline di Twitter di diversi utenti italiani, è comparso un tweet sponsorizzato dell’account verificato di Sputnik V, il vaccino prodotto e somministrato in Russia. Il contenuto del messaggio è questo: «Follow @sputnikvaccine today for the most up to date news», ovvero «segui subito l’account del vaccino Sputnik per qualsiasi aggiornamento». Come se Sputnik V fosse un qualsiasi influencer.

LEGGI ANCHE > La disinformazione sui vaccini Usa per favorire le vendite di Sputnik

Sputnik V, la sponsorizzazione del post per seguirlo su Twitter

L’account Twitter del vaccino Sputnik è stato già creato nel mese di agosto del 2020, quando da Mosca stavano arrivando le prime notizie relative alla sua sperimentazione e, successivamente, alla sua produzione. Il social network di Jack Dorsey – che ha avuto qualche problema, recentemente, proprio in Russia, con il governo che lo aveva rallentato in seguito alla mancata eliminazione di contenuti che incitavano all’autolesionismo di minoriè stato il canale scelto da Sputnik per una sorta di campagna di sponsorizzazione internazionale.

Infatti, grazie ai Twitter Ads, gli account di aziende possono selezionare il proprio target di riferimento (per età, area geografica, interessi e altri criteri simili) e impostare, in seguito a un investimento in denaro, una campagna pubblicitaria che porterà alcuni post a essere maggiormente diffusi nelle timeline degli utenti selezionati. Evidentemente, anche l’Italia – nonostante il vaccino Sputnik non sia ancora stato vidimato dall’Ema e, di conseguenza, dall’Aifa e, dunque, non può essere somministrato in alcun modo sul territorio nazionale – è stata scelta dai vertici della casa farmaceutica che sta producendo Sputnik per la promozione del prodotto.

Una scelta che fa il paio con le campagne di informazione che stanno caratterizzando questi frenetici giorni di campagna vaccinale primaverile. Sembra di assistere a una vera e propria guerra mediatica delle case farmaceutiche: lo stop di AstraZeneca ha avuto una vastissima cassa di risonanza, di cui – inevitabilmente – stanno approfittando anche le altre case farmaceutiche che sono riuscite a produrre un vaccino. Sputnik non fa eccezione e usa Twitter per penetrare ancor di più in un’opinione pubblica, quella italiana, che sembra già avere una certa predisposizione nei suoi confronti (basti pensare a quello che è successo ieri sera a Porta a Porta con Al Bano).

Sui social network, citiamo sempre una ricerca di Reputation Science. L’istituto ha analizzato il sentiment sui vaccini sui social network in Italia e, all’interno del 41% degli italiani che ha espresso opinioni positive sui vaccini stessi, una fetta importante di pubblico si è detto molto fiducioso nei confronti di Sputnik. Nonostante il vaccino, vale sempre la pena sottolinearlo, non potesse essere somministrato sul nostro territorio nazionale. Della serie: la fama che lo precede.

Share this article