La disinformazione russa sui vaccini Usa per favorire le vendite di Sputnik
Il Wall Street Journal parla di una vera e propria campagna organizzata per screditare Pfizer e Moderna
08/03/2021 di Ilaria Roncone
Il Wall Street Journal ha riportato per primo la notizia della disinformazione vaccini Usa operata a alcuni portali russi. Le false narrative proposte sarebbero sugli organi di stampa russi News Front, New Eastern Outlook e Oriental Review avrebbero poi avuto risonanza anche in altri media sia russi che internazionali. Questi tre organi sono stati identificati dal Global Engagement Center del Dipartimento di Stato americano, agenzia che si occupa di monitorare le azioni gli attacchi esteri che si basano sulla disinformazione. Dietro l’azione ci sarebbe la l’Intelligence russa ma il Cremlino ha negato ogni tipo di coinvolgimento.
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Disinformazione vaccini Usa per favorire Sputnik
I bersagli dell’azione di disinformazione sono, in particolare i vaccini, Pfizer/BioNTech e Moderna. Il tutto farebbe parte di un’azione organizzata per ledere alla reputazione dei vaccini occidentali tramite la messa in dubbio dell’efficacia e dello sviluppo dei vaccini, affermando per esempio che, i processi per l’approvazione sarebbero stato accelerati andando a danneggiare il livello di sicurezza dei farmaci. In particolare il funzionario del GEC ha parlato di quattro pubblicazioni che sarebbero servite da copertura per l’azione dell’intelligence russa. Oltre a mettere in dubbio l’efficacia dei vaccini i siti hanno aumentato la portata degli effetti collaterali registrati; si veda l’esempio del primo caso di shock anafilattico registrato in Giappone in seguito alla somministrazione di Pfizer.
Il Cremlino nega qualsiasi tipo di coinvolgimento
L’utilizzo da parte della Russia di fake news per creare confusione e fare i propri interessi non è certo nuovo e stavolta lo scopo sarebbe screditare i vaccini occidentali così da indurre gli altri paesi a preferire Sputnik, visti anche tutti i problemi riguardanti i vaccini che non arrivano. «Questi siti variano tutti per portata, tono e pubblico», ha spiegato il portavoce della GEC, « ma tutti stanno diffondendo propaganda e disinformazione. La scoperta da parte del Dipartimento di Stato di un collegamento tra questi siti e l’intelligence russa è il risultato di una conclusione congiunta tra agenzie». Intanto dal Cremlino – come da prassi – arriva la totale negazione del ruolo di guida dell’intelligence russa in questa campagna di disinformazione.