La Russia rallenta Twitter e minaccia il blocco: «Pubblica contenuti pericolosi per la sicurezza pubblica»

Lo ha deciso l'agenzia per le comunicazioni Roskomnadzor

10/03/2021 di Gianmichele Laino

Anche la Russia non si fa mancare la sua personalissima guerra ai social network. La gestione delle piattaforme di interazione sociale all’interno dei vari Paesi del mondo rappresenta davvero il nuovo scacchiere della geopolitica mondiale. Oggi, l’obiettivo è Twitter in Russia: il social network di Jack Dorsey è sottoposto a fortissimi rallentamenti a partire dalla giornata del 10 marzo per una questione relativa alla sicurezza della piattaforma e alla navigazione dei cittadini russi. Lo ha deciso l’agenzia per le comunicazioni del Cremlino Roskomnadzor.

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Twitter in Russia, forti rallentamenti per una decisione governativa

Roskomnadzor ha scritto questa mattina sul proprio portale ufficiale che Twitter subirà dei rallentamenti sul 100% dei dispositivi mobili e sul 50% delle versioni via desktop della piattaforma. Una limitazione, al momento, che potrebbe anche essere inasprita nelle prossime ore, fino ad arrivare al blocco totale del social network.

La decisione, ufficialmente, arriva «a causa del fatto che Twitter, dal 2017 ad oggi, non rimuove i contenuti che incitano i minori al suicidio, che contengono pornografia minorile, nonché informazioni sull’uso di stupefacenti». L’agenzia delle comunicazioni Roskomnadzor specifica, inoltre, di aver «inviato oltre 28mila richieste, ripetutamente, sulla rimozione di link e pubblicazioni illegali». Insomma, la battaglia va avanti dal 2017, ma la decisione è arrivata solo oggi perché, sempre secondo l’agenzia, Twitter avrebbe ignorato 3168 richieste delle 28mila iniziali, quasi tutte legate all’incitamento al suicidio dei minori.

La risposta dell’agenzia di comunicazione in Russia è stata data al social network soprattutto dopo che, nella giornata del 3 marzo, si erano diffusi diversi messaggi di istigazione al suicidio di minori che hanno portato le forze dell’ordine a scongiurare diversi tentativi, da parte di ragazzini al di sotto di 18 anni, di togliersi la vita. L’agenzia russa ha evidenziato come altre piattaforme social abbiano raccolto in maniera molto più repentina l’invito alla rimozione dei contenuti, mentre Twitter non lo ha fatto.

Il punto di rottura tra Twitter e la Russia, dunque, sembra essere arrivato definitivamente e, nei prossimi giorni, si attendono sviluppi ancora più seri. Al momento, in tutto il Paese, il servizio risulta essere fortemente rallentato.

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