Che problema ha la Rai che, nel giorno del rilancio di AstraZeneca, fa dire ad Al Bano che «vuole scegliere il vaccino»?

Ospite di Bruno Vespa, il popolare cantante dice che preferirebbe o Pfizer o Sputnik

19/03/2021 di Gianmichele Laino

Critica massmediologica, che di questi tempi fa sempre bene. Ieri è stato il giorno del rilancio di AstraZeneca, con l’Ema che ha dato il via libera alla vaccinazione e con i vari Paesi europei che hanno annunciato la ripresa della campagna, interrotta nella giornata di lunedì scorso. In un momento in cui ci sarebbe da coltivare la rinnovata fiducia verso la casa farmaceutica che ha prodotto uno dei vaccini contro il coronavirus, la Rai – la televisione pubblica italiana – sceglie di invitare in uno dei suoi programmi più rappresentativi – Porta a Porta di Bruno Vespa – il cantante Al Bano che, all’inizio del suo intervento, afferma con candore che, se fosse per lui, sceglierebbe altri vaccini: «O Pfizer – dice -, o Sputnik». Il tutto nel gioviale clima che si è venuto a creare nello studio di Raiuno al momento del collegamento del cantante di Cellino San Marco (il momento esatto è intorno al minuto 56, si può agevolmente recuperare su RaiPlay).

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Al Bano sceglie il vaccino, la frase a Porta a Porta

Bruno Vespa chiede conto ad Al Bano di una delle sue recenti uscite: «Ma cosa mi combini? – dice il giornalista – Vuoi scegliere il vaccino? Ma mica siamo al bar che puoi chiedere l’analcolico rosso, l’analcolico bianco o cose del genere». La domanda cavalca una polemica dei giorni scorsi, ma in un momento in cui si chiede a tutti – a maggior ragione alla stampa che, in queste settimane, non ha dato propriamente il meglio di sé – una responsabilità più alta, si tratta di un vero e proprio assist al clima di sospetto nei confronti della campagna vaccinale del nostro Paese che, a livello quantitativo, si fonda proprio sulle dosi di AstraZeneca.

«Io voglio fare il vaccino – chiarisce Al Bano -, ma le notizie di questi giorni le abbiamo lette tutti. Se potessi lo sceglierei, o Pfizer o Sputnik». Già, Sputnik, il vaccino russo che non è ancora stato vidimato dall’Ema e che, quindi, non potrebbe essere scelto nemmeno se Al Bano lo volesse. A meno di non farselo somministrare a Mosca o a San Pietroburgo. Il messaggio che passa sul primo canale della televisione pubblica è completamente sbagliato, soprattutto nel clima di sfiducia attuale.

Al Bano, del resto, è un influencer ante litteram, la cui opinione conta molto nel pubblico italiano che ama seguire Porta a Porta (ripetiamo: una delle trasmissioni di punta del servizio pubblico radiotelevisivo). Che problema ha la Rai che ha consentito tutto questo?

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