Installati 54 Dazn Edge in Italia per potenziare il servizio e garantire la corretta visione della Serie A

Il sistema scelto dall'OTT per potenziare l'infrastruttura e arrivare più facilmente sui dispositivi degli abbonati ha subito un notevole potenziamento

15/07/2022 di Gianmichele Laino

La comunicazione è stata fatta in audizione presso la commissione Trasporti della Camera. Dazn ha potenziato la sua infrastruttura di Dazn Edge, per superare gli ostacoli che hanno impedito – nell’agosto del 2021 – di far partire la sua esclusiva della trasmissione del campionato di Serie A nella maniera migliore possibile, senza disagi per gli utenti e con la corretta fruizione dei contenuti. Le interruzioni a cascata che sono emerse dopo le prime giornate di campionato – quando i problemi buffering si sono susseguiti rapidamente, instillando nell’utente una sorta di pregiudizio che l’ha accompagnato anche quando, nel corso della stagione, la visione delle partite era migliorata – puntano a essere cancellate dalle iniziative intraprese da Dazn per potenziare le sue infrastrutture.

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Dazn Edge, il potenziamento dell’infrastruttura per migliorare la visione della Serie A

Vi abbiamo già spiegato cosa sono i Dazn Edge. Per cercare di spiegarla in maniera molto più semplice, si tratta di “nodi di rete” che replicano in locale le trasmissioni in diretta in prossimità dei destinatari finali, evitando così il sovraccarico delle dorsali nazionali. Un concetto che va ad aggiungersi a quello di IXP (Internet Exchange Point, valido non solo per Dazn ma per qualsiasi altro servizio in rete) per ottimizzare la distribuzione del segnale su ogni dispositivo, con un “ripetitore” di trasmissione il più vicino possibile all’utente finale.

Stando alle parole del manager Romano Righetti davanti alla commissione Trasporti, nel corso di questi ultimi mesi i Dazn Edge sono diventati 54, distribuiti su tutto il territorio nazionale. La spinta verso un potenziamento dei Dazn Edge è stata data soprattutto dai diversi operatori di rete, a partire dal partner di Dazn, Tim. L’OTT – come già spiegato riportando le varie vicessitudini che l’hanno visto interloquire con Agcom – ha anche offerto garanzie per migliorare altri aspetti del servizio, come il rapporto più diretto (grazie a un call center e a un servizio di chat) con gli utenti. Inoltre, con la revisione dei costi dell’abbonamento, dovrebbe aver risolto anche quel “buco” economico causato implicitamente dal meccanismo della concurrency, che permetteva a diversi utenti, con lo stesso abbonamento, di fruire dei contenuti di Dazn. Questo aspetto è stato di molto limitato con le nuove tariffe.

Nonostante queste evidenze riportate in commissione, Dazn ha dovuto fronteggiare diversi attacchi arrivati da diversi esponenti politici. In modo particolare, sui prezzi dell’abbonamento: ma l’OTT ha fatto presente – come avevamo spiegato anche noi – che la visione del calcio in Italia, mensilmente, comporta uno degli esborsi pro capite più bassi in Europa, con gli altri campionati che possono essere visti dal pubblico a fronte di investimenti maggiori.

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