Come si sta evolvendo il caso Garante Privacy vs. OpenAI
Mercoledì l'incontro tra i rappresentanti della azienda che ha sviluppato ChatGPT e l'Autorità italiana
09/04/2023 di Redazione Giornalettismo

Per il momento, ChatGPT continua a non poter essere utilizzato sul territorio italiano (anzi, con un IP italiano). Mercoledì sera è andato in scena un tavolo virtuale (e a distanza) di confronto tra il nostro Garante per la Protezione dei dati personali e OpenAI, l’azienda multinazionale (che ha ricevuto ingenti contributi da parte di Microsoft) che ha sviluppato il linguaggio sui cui si basa l’ormai famosissima chatbot di intelligenza artificiale generativa e conversazionale. Un confronto che, ovviamente, non ha portato a una rapida soluzione.
ChatGPT, l’esito dell’incontro tra Garante Privacy e OpenAI
Il giorno dopo l’incontro, il Garante della Privacy italiano si è detto soddisfatto delle risposte fornite da OpenAI, ma ha anche chiesto all’azienda di rispondere fermamente aggiornando i suoi sistemi su ChatGPT in modo tale da poter essere in linea con il GDPR (anche per quel che riguarda la age verification). Nel frattempo, però, molti altri Paesi hanno iniziato a intraprendere azioni nei confronti dell’azienda che si occupa dello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Ma OpenAI prova a “difendere il suo operato” pubblicando un vademecum sul trattamento dei dati.
Nel bel mezzo di tutto ciò, ecco arrivare il report di Newsguard che fotografa una situazione preoccupante: ChatGPT è stata utilizzata da alcuni media russi (nonostante non sia utilizzabile tramite IP russi) per diffondere propaganda e disinformazione (sulla guerra in Ucraina e sull’Occidente). Di tutto ciò, nel monografico dedicato, Giornalettismo ha parlato con Claudia Giulia Ferrauto, esperta di innovazione e intelligenza artificiale e curatrice e autrice del libro “Intelligenza artificiale” (edizione Bollati Boringhieri 2021). E, infine, uno spunto: non tutta l’intelligenza artificiale commette gli stessi “errori” di OpenAi. È il caso dell’italiana Linkdelta, fondata da Angelo Sorbello e messa a disposizione degli utenti solo un mese fa.
- Cosa si sono detti il Garante della Privacy e OpenAI nell’incontro di mercoledì sera
- Quali Garanti, nel mondo, seguono le orme dell’Italia su ChatGPT e quali no?
- Le osservazioni di OpenAI sul trattamento dei dati personali che ricalcano le eccezioni del Garante della Privacy
- NewsGuard ci fa sapere che i media russi utilizzano screenshot sulla base dell’AI per fare disinformazione
- L’atto del Garante nei confronti di OpenAI è parte di un «piano strategico»
- «Per le grandi aziende è più facile essere conformi al GDPR», l’intervista ad Angelo Sorbello (fondatore di Linkdelta)