Il canale Youtube TheBorderLine non monetizza più ma, giunti a questo punto, è sufficiente?
Abbiamo ricostruito quanto accaduto al canale Youtube TheBorderLine dal giorno dell'incidente di Casal Palocco evidenziando non solo le mancanze di Youtube ma anche gli errori dei giornali
20/06/2023 di Ilaria Roncone
Quante ne sono state dette sul canale Youtube TheBorderLine. Dalle prime analisi passando dalle notizie fake – commentate e rilanciate anche da politici – fino alle polemiche sul fatto che, nonostante avessero annunciato lo stop della pubblicazione dei contenuti, continuassero a monetizzare sfruttando i video che continuavano a fare visualizzazioni. Finché Youtube ha deciso di rimuovere gli annunci pubblicitari.
In meno di una settimana chi ha causato l’incidente di Casal Palocco e la morte di un bimbo di cinque anni è stato messo sotto la lente di ingrandimento e sia la vita offline che quella online sono state scandagliate dagli addetti alle indagini e dai giornalisti, tutto mosso da un moto di estrema indignazione social cavalcato anche dalla politica.
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Il canale Youtube TheBorderLine ha smesso di monetizzare
Dopo le polemiche nate attorno al canale Youtube dei TheBorderLine che – nonostante abbiano annunciato lo stop alla pubblicazione dei contenuti – avrebbero continuato a fatturare con i contenuti già pubblicizzati, ci ha pensato Youtube a cambiare le carte in tavola. La decisione di rimuovere gli annunci pubblicitari dal canale è stata comunicata e argomentata da un portavoce della piattaforma, che ha spiegato come i creator siano responsabili del loro comportamento «sia all’interno che all’esterno della piattaforma».
«Ogni creator di YouTube dovrebbe rimanere responsabile sia all’interno che all’esterno della piattaforma – ha affermato il portavoce della piattaforma video di Google-. Di conseguenza questo canale non può più guadagnare dalla pubblicità». Al di là dell’espressione di dolore della piattaforma per quanto accaduto – che deve andare ben oltre, con conseguenze non solo per i TheBorderLine ma per un sistema che evidentemente funziona, allo stato attuale delle cose, solo quando si tratta di punire e non quando si tratta di prevenire – Youtube ha sottolineato che i creator devono agire «in conformità con le nostre norme sulla responsabilità dei creator». Il gruppo di youtuber è stato punito, in conclusione, «a seguito di comportamenti dannosi per la community di YouTube».
Cosa dicono le regole di Youtube sulla protezione della community?
Il riferimento ai comportamenti dannosi per la community lo si trova nelle regole relative alla responsabilità dei creator. «I creatori di YouTube devono essere responsabili sia dentro che fuori la piattaforma – scrive Youtube -. Se ci accorgiamo che il comportamento di un creatore all’interno e/o all’esterno della piattaforma danneggia i nostri utenti, la comunità, i dipendenti o l’ecosistema, possiamo prendere provvedimenti per proteggere la comunità».
Vengono poi fatti alcuni esempi di «comportamenti all’interno e/o all’esterno della piattaforma che potremmo considerare inappropriati e che potrebbero comportare delle sanzioni»: intenzione di causare danni dolosi ad altri; partecipare ad abusi o violenza, mostrare crudeltà o partecipare a comportamenti fraudolenti o ingannevoli che portano a danni reali. Ci sono poi le «violazioni gravi che causano danni diffusi alla comunità» che prevedono come punizione la sospensione, cancellazione o rimozione degli Youtube Originals, la perdita della possibilità di monetizzare, gestire i partner e le opportunità professionali (e in questo caso rientrano i TheBorderLine), la rimozione del canale Youtube dai gruppi selezionati dalla piattaforma stessa, la rimozione dai video raccomandati.
I TheBorderLine hanno dichiarato apertamente di ispirarsi a MrBeast, secondo canale della piattaforma con più iscritti al mondo (160 milioni) che ha fatto delle challenge più o meno rischiose il suo marchio di fabbrica e per questo ha acquisito notorietà. Un canale che macina e fa macinare moltissimi soldi a Youtube e che ha visto il suo creatore di recente – come riporta TMZ – entrare nel mirino della cronaca per tre persone rimaste ferite nell’ambito delle riprese di un video (definito “sfida in stile olimpico”).
La bufala del canale dei TheBorderLine che ha raddoppiato i follower
Queste sono le interazioni che l’articolo ha raggiunto soltanto su Facebook. Articolo che, tra l’altro, necessita di abbonamento per essere letto. Ho la certezza che quasi tutti si siano fermati al titolo (sbagliato) prima di condividere/commentare/mettere like. pic.twitter.com/UEtuUXEQkP
— carlo canepa (@carlo_canepa) June 18, 2023
A ricostruire in maniera puntuale, dando conto dei vari sviluppi e dell’origine di quella che è una vera e propria bufala, è stato Carlo Canepa di Pagella Politica. A partire da un articolo che puntava al tono sensazionalistico per ottenere quanti più click possibili spremendo la vicenda come un frutto maturo, si è parlato di un raddoppio di follower dei TheBorderLine che non è mai realmente avvenuto.
Uno di quei titoli, insomma, che puntano alla pancia della gente e a scatenare l’indignazione – uno dei sentimenti genera interazioni per eccellenza – e che i politici, che di indignazione e interazioni sui social campano a loro volta, hanno sfruttato (tra questi ci sono Carlo Calenda e Carlo Cottarelli).
Sembra che i follower del sito Theborderline siano raddoppiati dopo l’uccisione di Manuel. Ma quel sito non va chiuso? C’è chi ci sta facendo soldi ed è vergognoso. Si pubblichino almeno i nomi delle società che mettono la pubblicità su quel sito e le si boicotti. Bisogna…
— Carlo Cottarelli (@CottarelliCPI) June 17, 2023