Il canale Youtube TheBorderLine, gli altri profili social e i commenti dopo la vicenda

Dal canale Youtube TheBorderLine agli altri profili social, il business dei giovani vive sui social e si basa sulla pubblicazione di challenge

15/06/2023 di Ilaria Roncone

TheBorderLine – il nome del gruppo di youtuber responsabili, per una challange, dell’incidente a Casal Palocco che ha visto un bimbo di cinque anni perdere la vita – è una realtà di profili social molto strutturata che trova posto, coi suoi contenuti, su più piattaforme. Con il monografico di oggi puntiamo a inquadrare la situazione anche a partire dai loro profili, considerando – tra le altre cose – la crescita dell’account Instagram (ora privato) e l’utilizzo diversificato che è stato fatto di Youtube, TikTok e Instagram in un progetto ampio e evidentemente curato. La società è stata creata a giugno 2022 e, sulla visura che Giornalettismo si è procurato, risulta occuparsi di: «conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari. Ulteriori specifiche: conduzione dicampagne di marketing on line, web marketing».

LEGGI ANCHE >>> Riccanza e sfide pericolose, l’incidente dei TheBorderLine e la morte di un bambino di 5 anni

TheBorderLine, contenuti e numeri

Procediamo, quindi, con l’analisi dei profili social principali e di quelli dei ragazzi protagonisti di questa terribile vicenda. Youtube è il mezzo principale e più seguito, che conta 600 mila iscritti e contiene 118 video pubblicati; il profilo Instagram è stato chiuso in seguito all’incidente e – mentre scriviamo – conta 88,4 mila iscritti; per quanto riguarda TikTok, attualmente si contano quasi 300 mila follower e 2,9 milioni di mi piace.

I contenuti del profilo Youtube, su cui hanno iniziato a pubblicare un paio di anni fa, sono cambiati nel tempo: se i primi video erano più amatoriali e meno estremi (prendiamo come esempio titoli come “VESTITO DA SUB AL COLOSSEO [VIDEO DIVERTENTI ROMA]”, “100 HAMBURGER CHALLENGE! (Mc Donald’s)”, “24 Ore in una Casa Abbandonata [Horror]”), andando avanti nel tempo – e diventando un’azienda a tutti gli effetti – i contenuti sono diventati sempre più professionali e, a tratti, rischiosi per le persone protagoniste (“24 ORE SU UNA MINIZATTERA”, “QUANTO PUOI RESISTERE NEL GHIACCIO”). Nel corso del tempo sono aumentate anche le visualizzazioni e, attualmente, il loro video più visto su Youtube contra 4 milioni di views.

theborderline 3

 

TikTok e Instagram (che, come si evince dall’analisi del profilo, ha avuto una crescita costante e sempre maggiore dopo la nascita dell’azienda), invece, sono stati utilizzati per pubblicare estratti dei video più lunghi – così da portare gli utenti ad andare a vederli su Youtube – o video divertenti più brevi e che danno continuità al format principale, quello sulla piattaforme proprietaria di Google.

Tutti i profili social sono invasi da commenti di utenti dopo la notizia dell’incidente.

La challenge e le interazioni successive sui social

La challenge che ha portato all’incidente mortale a Casal Palocco è stata fatta ricreando la situazione di contenuti precedenti. Su Youtube, infatti, sono presenti “Vivo 50h in macchina *CHALLENGE*”, fatta su una 500 fornita – come nel caso del SUV Lamborghini – dal noleggio auto romano SkyLimit -, e “Vivo 50h in TESLA *challenge*”. Nella descrizione di quest’ultimo video si legge «100.000 like e facciamo 50 ore in una Lamborghini!!!».

Come riportato su Canale Dieci (che fornisce notizie dalla zona marittima della Capitale), Matteo Di Pietro – CEO e founder di TheBorderLine – aveva pubblicato tra le sue stories un video in cui parlava dal SUV Lamborghini nel secondo giorno di sfida dicendo, tra le altre cose, di avere le «gambe atrofizzate» per via del fatto di non stare scendendo dall’auto.

Sul profilo TikTok di Vito Loiacono – un altro dei cinque youtuber – compare quello che è un prequel del video sulla Lamborghini che, una volta raccolto tutto il materiale, sarebbe stato realizzato. Pubblicato nella giornata di ieri – poco prima dell’incidente – il video vede Loiaono fare una parodia dei ragazzini a cui viene messa in mano un’auto di lusso. Quello che di questo video sta facendo tanto discutere è la frase del protagonista che appare, alla luce degli eventi successivi, una profezia molto amara: «Ma questo con la Smart che sta facendo? A bello, la macchina tua costa 300 euro usata al Conad, la mia costa un miliardo, vale quanto Amazon».

theborderline

Loiacono – che ha i profili social aperti e permette i commenti – ha reagito in un modo che molti stanno considerando irrispettoso, fissando in cima ai commenti del suo ultimo post Instagram questa frase per rivolgersi a chi lo insulta: «Salve, il trauma che sto provando è indescrivibile, ci tengo solo a dire che io non mi sono mai messo al volante e sto vicinissimo alla famiglia della vittima» con l’aggiunta di un cuore.

the bordeline 1

Share this article