Basteranno le scuse di Adam Mosseri ai creators che, a causa del bug di Instagram, hanno subito danni?

Dopo alcune ore di panico, Instagram ha risolto il bug che ha causato il ban di diversi utenti e la perdita di followers per i creators

01/11/2022 di Redazione

Ore 23 (italiane) del 31 ottobre. Una nottata da incubo, e Halloween non c’entra. Instagram ha appena comunicato di aver risolto il bug che, nel corso del pomeriggio di ieri, ha portato milioni di utenti a vedere il proprio account bannato dalla piattaforma. La conseguenza è stata che diversi creators hanno visto un calo drastico dei propri followers, in corrispondenza dei problemi causati da questo errore di sistema. Qualcuno lo ha collegato – in via del tutto ipotetica – a un aggiornamento dell’applicazione, ma non ci sono state delle conferme ufficiali rispetto al problema che ha colpito Instagram nella giornata di ieri. Qualche minuto dopo l’annuncio del fix, Adam Mosseri – il numero uno di Instagram – ha postato pubblicamente anche le sue scuse.

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Bug di Instagram risolto nella serata di ieri, ma chi risarcisce i creators?

Adam Mosseri non ha specificato la natura del problema che ha colpito Instagram. Ha semplicemente descritto quello che stava succedendo agli utenti: alcuni di loro sono stati raggiunti da un banner che comunicava la sospensione del loro account, altri ancora – di conseguenza – hanno sperimentato un calo significativo dei followers. Non ha saputo fare altro che chiedere scusa.

Tuttavia, nella giornata di ieri – visto che il problema è durato per oltre 8 ore – i creators non hanno potuto performare al meglio per tutto ciò che riguarda le campagne previste in quella giornata. Considerando anche il giorno particolarmente delicato (il 31 ottobre, giorno di Halloween, è una di quelle date che vengono cerchiate in rosso sul calendario, proprio perché i contenuti sono insoliti rispetto a quelli di un qualsiasi giorno feriale), diversi influencer avevano previsto collaborazioni, sponsorizzazioni, contenuti originali. Si tratta di un lavoro pianificato nei minimi dettagli nelle settimane precedenti. La domanda è: chi potrà risarcire eventuali danni a questa vera e propria industria dei social network?

Al momento, non si registra alcuna posizione nemmeno tra le neonate associazioni di categoria (come Assoinfluencer). L’unica guida, in questi casi, è l’esperienza. E quest’ultima suggerisce – ai creators – di non giocare tutte le proprie carte su un unico social network, ma di diversificare la loro comunicazione. Pazienza se le performance saranno diverse e, sicuramente, se Instagram rappresenta una delle principali fonti di traffico per i creators. In casi critici come questo avere una piattaforma di salvataggio può essere essenziale.

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