Travaglio, la copertina de L’Espresso con le rughe della Raggi «è peggio di patata bollente»

23/04/2019 di Redazione

Secondo Marco Travaglio, l’operazione fatta dall’ultima copertina de L’Espresso è stata quella di trasformare la sindaca di Roma Virginia Raggi in una sorta di mostro da sbattere in prima pagina. Per aprire l’inchiesta che il settimanale ha fatto sul caso Ama e sulle presunte pressioni della sindaca all’ex ad della municipalizzata sui rifiuti Lorenzo Bagnacani, si è scelto di proporre una fotografia in bianco e nero del volto della Raggi, accentuando le sue rughe. Una trasformazione – come dice Travaglio – in «vecchia megera».

Copertina Raggi, il giudizio di Marco Travaglio

Secondo il direttore del Fatto Quotidiano, addirittura, la copertina de L’Espresso è stata peggiore del titolo di Libero – di qualche mese fa – che, riferendosi alla Raggi, scriveva «Patata bollente». Il quotidiano di Vittorio Feltri aveva scritto così nel 2017, all’indomani delle vicende giudiziarie che hanno caratterizzato i primi mesi dell’attività amministrativa della Raggi, soprattutto sulla vicenda delle nomine.

La copertina de L’Espresso non è piaciuta a diversi followers della rivista, che hanno espresso il proprio dissenso sulla pagina Facebook della testata: «Se qualcuno avesse azzardato qualcosa di simile per Boldrini, Boschi o anche Carfagna – ha scritto Marco Travaglio – avremmo le piazze inondate di femministe, appelli del MeToo, raffiche di denunce per sessismo, mobilitazioni della Federazione e dell’Ordine, diktat del Garante. Invece tutti zitti: contro la Raggi si può tutto».

Non solo la copertina Raggi: tutte le campagne di stampa contro la sindaca

Marco Travaglio, inoltre, ha affermato che le frasi inserite nell’inchiesta de L’Espresso coincidono con le dichiarazioni pubbliche che la Raggi aveva fatto su Ama e sulla sua inefficienza. Nel suo editoriale, il direttore ricorda poi tutte le campagne di stampa che sono state fatte contro la sindaca di Roma e ha affermato come tutte si siano rivelate una sorta di boomerang, che hanno reso il primo cittadino più simpatico agli occhi dell’opinione pubblica.

Secondo Travaglio, addirittura, Virginia Raggi potrebbe fare a meno del suo ufficio stampa. Ci pensano già gli altri giornali – cercando di infangarne la figura – a renderle la migliore pubblicità possibile nel settore della comunicazione.

[La copertina dell’ultimo numero de L’Espresso su Virginia Raggi in data 21 aprile 2019]

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