Il tweet di Vito Crimi sulla morte di Massimo Bordin

La morte di Massimo Bordin, storico direttore di Radio Radicale, ha colpito molte personalità di spicco del mondo del giornalismo e non solo. Bordin se n’è andato in un momento in cui la sua amata Radio rischia concretamente di essere chiusa. E ad esprime cordoglio è anche Vito Crimi, sottosegretario all’editoria, che però così compie un autogol che i social non gli perdonano.

Il tweet di Vito Crimi sulla morte di Massimo Bordin

«Il giornalismo italiano perde uno fra i suoi più importanti protagonisti, un professionista serio e preparato»: una frase con cui non si può non essere d’accordo parlando della morte di Massimo Bordin. Peccato che a scriverla sia Vito Crimi, sottosegretario all’editoria, proprio lo stesso che lunedì aveva annunciato l’intenzione del governo di non rinnovare la convenzione stipulata con la radio nel 1994, che permette uno stanziamento di 10 milioni di euro l’anno per la trasmissione delle sedute del Parlamento. Un autogol imperdonabile: sotto il tweet di Crimi ci sono centinaia di commenti, e neanche uno è positivo. «Fossi in lei, eviterei di parlare di giornalismo e informazione» e «Dal big bang a oggi c’era un momento perfetto e necessario per lei, per stare zitto. Questo. Non sorprende che non l’abbia colto» sono i tweet più popolari, e che riassumono il tono di quelli a seguire.

«Ci vuole del coraggio a essere così inopportuni, anzi no, quale coraggio. Bisogna essere senza vergogna.» scrive un utente, mentre un altro rincara la dose twittando «Ma davvero? È per questo che farai chiudere Radio Radicale? Troppi professionisti come Massimo Bordin ti fanno andare di traverso il pasto? Da lui non hai imparato proprio un bel nulla, l’informazione libera “dentro il palazzo ma fuori dal palazzo” è il sale democratico, ricorda!».

Tutti, in maniera più o meno colorita, sottolineano il paradosso del tono «sincero» e «addolorato» di Crimi, invitandolo a onorare la memoria di Bordin salvando Radio Radicale, da lui diretta per tanti anni. «Se è sincero salvi Radio Radicale! Onori la sua memoria e mantenga in vita il giornalismo trasparente, di qualità».

(credits immagine di copertina :  ANSA/ANGELO CARCONI)

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