Salvini vuole Roma: «Ho invitato a votare Raggi, ma adesso mi chiedono di fare presto»

Un simbolo, forse. Un segnale del passaggio dei tempi. Matteo Salvini vuole Roma. È questo quello che ha fatto capire nella giornata di ieri, nel corso della conferenza programmatica della Lega del Lazio. Il leader del Carroccio ha ricordato la sua posizione ai tempi del ballottaggio per le amministrative del 2016, affermando come abbia contribuito al successo di Virginia Raggi in quella tornata.

Matteo Salvini vuole Roma, l’attacco finale alla Raggi

«Ho invitato la gente a votare Raggi, ma adesso quelle stesse persone mi chiedono di fare presto» – Matteo Salvini è un fiume in piena contro la Capitale, scelta come prossimo obiettivo politico del Carroccio. L’affermazione della Lega a Roma sarebbe la prova definitiva della penetrazione verde nei luoghi che una volta il partito fondato da Umberto Bossi nemmeno si sognava. Del resto, conquistare la città era stato un punto di partenza anche per il Movimento 5 Stelle. Che, tuttavia, proprio da quel momento in poi iniziò ad avere i primi problemi e a mostrare le sue debolezze quando si trovava al governo e non all’opposizione.

I problemi di Roma secondo Salvini

«Occorre uno scienziato per portare via la monnezza, per svuotare i cestini e per evitare i gabbbiani che volano in stile avvoltoi? Il giorno della Formula E era l’unico in cui le macchine giravano a Roma senza fermarsi. La Raggi ci è rimasta male, ma se scegli di fare il sindaco devi avere le spalle larghe». Le battute di Salvini arrivano alla fine di una settimana che era stata caratterizzata da un continuo botta e risposta con la sindaca di Roma. Quest’ultima aveva persino risposto un «Matte’ magna tranquillo» alle prime parole del ministro dell’Interno che stava illustrando il suo progetto per ottenere la poltrona numero uno al Campidoglio. Anche oggi la Raggi cerca di rispondere ribadendo di avercele quelle spalle larghe chieste da Matteo Salvini.

La cosa che non va particolarmente giù a Matteo Salvini è il piano messo in piedi dal M5S di governo di affidare 60 milioni di euro del bilancio dello Stato alle casse della Capitale. Già una volta il centrodestra unito (c’era ancora Bossi) lo aveva fatto, non ottenendo alcun risultato di rilievo. Ora Matteo Salvini vuole Roma. Per far saltare, ancora una volta, il banco. Sono prove tecniche di distacco dal Movimento 5 Stelle. La crisi di governo è sempre più vicina.

FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI

Share this article