C’è un agguato a Milano e Salvini ci ricorda che i reati sono in calo

12/04/2019 di Redazione

Ci piacerebbe sentirlo anche quando a commettere un delitto è uno straniero. Invece, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ricorda il dato del calo dei reati (del 4,2%) soltanto quando non ci sono gli estremi per rafforzare la sua narrazione sovranista. Le parole del leader della Lega sono arrivate all’indomani dell’agguato di Milano. Il numero uno del Viminale ha espresso la sua preoccupazione per quanto accaduto, ma ha anche invitato tutti alla calma e alla prudenza: «A Milano sono già arrivati 88 poliziotti in più da ottobre 2018 e con il nuovo organico arriveranno in questura altri 487 agenti – ha ricordato il ministro – ma stiamo lavorando per fare meglio».

Agguato Milano, l’opinione di Matteo Salvini

Insomma, in città c’è stato un tentativo di esecuzione al centro, in zona Porta Romana. Gli inquirenti sospettano che possa esserci dietro il traffico di stupefacenti, anche considerando l’identità della vittima – Enzo Anghinelli – che ha avuto precedenti in questo senso. Ma Matteo Salvini evita di fare la fenomenologia del terrore e mostra il lato forte della lotta alla criminalità.

Salvini ha iniziato a snocciolare numeri: «Ci sono 814 militari per l’Operazione Strade sicure destinati alla vigilanza degli obiettivi sensibili oltre a 3.357 carabinieri e 2.072 finanzieri – ha affermato – E abbiamo investito 2 milioni per le telecamere per implementare la videosorveglianza e altri 344.730 sono stati destinati alla sicurezza delle scuole. Infine 4,53 milioni sono stati stanziati per la sicurezza delle periferie e della provincia».

La tendenza dei reati in calo

Da tempo si registra una tendenza che va nella direzione di un calo per quanto riguarda i reati commessi nel nostro Paese. Eppure, il ministro dell’Interno ha rispolverato questo calo proprio per l’occasione, mentre sui suoi canali social continua – anche oggi – il focus su reati di microcrimine commessi da stranieri (oggi è stata la volta di un post sui rom).

A mettere in evidenza questa contraddizione ci ha pensato anche Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali del Comune di Milano e candidato alle elezioni europee con il Partito Democratico – Siamo Europei: «Visto che che l’agguato di oggi a Milano non riguarda gli stranieri ma un italiano – scrive su Twitter -, e una dinamica che chiaramente chiama in causa la criminalità organizzata, Salvini si ricorda che i reati sono in calo (tendenza in atto da alcuni anni). Che pena».

FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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