Selvaggia Lucarelli replica alle accuse de Le Iene sul caso Brizzi

11/04/2019 di Enzo Boldi

La questione del pulpito da cui arriva la predica è il tema centrale dell’editoriale di oggi, giovedì 11 aprile, scritto da Selvaggia Lucarelli su Il Fatto Quotidiano. La giornalista è tornata a parlare della vicenda che ha coinvolto Fausto Brizzi – poi scagionato dalle accuse di violenza sessuale -, affrontando quanto trasmesso nei giorni scorsi dalla trasmissione di Italia 1 Le Iene. Nel programma Mediaset, infatti, è andato in onda un servizio in cui si dimostrava una falsa testimonianza di una ragazza in favore del regista romano e Selvaggia Lucarelli è stata tirata in ballo più volte perché, secondo Le Iene, lei è stata una di quelle personalità ad aver creduto a questa falsa storia.

La replica della giornalista de Il Fatto Quotidiano si basa su alcuni fatti che sembrano essere incontrovertibili. Innanzitutto, prima della messa in onda dello «scoop» de Le Iene, anche il Gip aveva creduto alla testimonianza della ragazza spagnola coinvolta e, come spiegato nel suo editoriale, Selvaggia Lucarelli sottolinea come il suo lavoro – che, tra le altre cose, non aveva accettato pedissequamente e senza un alone di critica la versione della giovane – si sia basato proprio su quanto ufficializzato anche dai documenti rilasciati dal Giudice per l’Udienza preliminare del processo sul caso Brizzi.

Selvaggia Lucarelli si difende dall’accusa de Le Iene

E alle accuse risponde portando con sé mozioni non controvertibili. «Se anche voi aveste verificato i racconti di alcune ragazze – scrive Selvaggia Lucarelli facendo riferimento alle tre denunce contro Fausto Brizzi ritenute non accettabili in fase di dibattimento – vi sareste resi conto che qualcosa non tornava». la giornalista fa riferimento alla storia raccontata da V. M. che nel corso degli anni aveva già fatto tre denunce per molestie sessuali nei confronti di tre uomini diversi, tra cui Fausto Brizzi.

Le Iene sempre dalla parte di chi dice di essere vittima

La critica di Selvaggia Lucarelli, giornalisticamente parlando, non fa una piega. «Le Iene hanno deciso sempre di credere alle vittime». La realtà dei fatti, invece, spinge un giornalista – o chi svolge un lavoro di inchiesta – a verificare tutte le fonti e non credere pedissequamente a chi racconta una storia più emozionale. E la trasmissione di Italia 1 dovrebbe saperlo bene visto come è andato a finire la questione del metodo Stamina.

(foto di copertina: da trasmissione Le Iene, Italia 1)

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