Anche Danilo Toninelli usa un «questo lo dicono i tecnici» per parlare del Def | VIDEO

Danilo Toninelli si è lasciato andare a qualche approssimazione di troppo nella puntata di DiMartedì, dove è stato ospite per un’intervista a Giovanni Floris. Dopo aver negato le sue scuse a Ignazio Marino, assolto in Cassazione, sostenendo che l’ex sindaco di Roma avesse una sorta di responsabilità morale nei confronti della situazione della Capitale, il ministro delle Infrastrutture ha parlato di politica economica.

Danilo Toninelli e le incertezze sul Def

Impossibile per Giovanni Floris non fare accenno al Def, il documento di economia e finanza che il governo sta approvando in queste ultime ore. Il conduttore fa notare che l’attesa crescita economica, quella dell’anno bellissimo (per dirla come il presidente del Consiglio Giuseppe Conte), fondamentalmente non si vede dal documento programmatico stilato dal ministero dell’Economia.

Danilo Toninelli, comunque, ribadisce che gli effetti di misure come quota 100 o reddito di cittadinanza avranno un impatto nel secondo semestre del 2019, quando si vedrà realmente la crescita economica del Paese. Invece, Floris gli fa notare che è stato proprio il ministero dell’Economia del governo giallo-verde a inserire, in una tabella di previsione, la crescita 0 per quanto riguarda quota 100 e lo 0,2 per quanto riguarda il reddito di cittadinanza.

È stato a questo punto che Toninelli ha affermato: «Questo lo dicono i tecnici». E Floris, in realtà, gli fa notare che i tecnici citati dal ministro sono in realtà interni al suo governo. Poi, il titolare delle Infrastrutture ha cercato di svicolare, cercando di trovare altre strade per le sue risposte. Il reddito di cittadinanza inserito nel Def viene letto con un impatto da 0,2% sul Pil, mentre quota 100 non sarà quell’attesa rivoluzione, dal momento che i 100mila posti di lavoro in più diventeranno soltanto 35mila secondo le stime di via XX Settembre.

Danilo Toninelli, poi, ha continuato la sua performance. Ha detto di essere «solitamente agnostico», ma che – alla luce di tutti i fatti – per quest’anno può considerarsi «ottimistico…ehm ottimista». Sui social network sono subito partite le battute. Ma quello che sembra grave non è l’eloquio distratto di un ministro. È il fatto che un componente dell’esecutivo non abbia la percezione della realtà sulle politiche economiche messe in campo (e valutate) dal suo stesso governo.

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