Prato, la donna che aveva una relazione col minore chiede di essere curata

08/04/2019 di Enzo Boldi

La 31enne di Prato che ha avuto una relazione – con tanto di figlio – con un minorenne a cui dava ripetizioni di inglese si è presentata quest’oggi nell’Aula del tribunale del Riesame per discutere la revoca degli arresti domiciliari. La donna, che ha lasciato parlare i legali ha chiesto che le sia concesso un periodo di cura psichiatrica, dopo aver assicurato di aver interrotto qualsiasi contatto con il giovane dopo le perquisizioni da parte delle forze dell’ordine. Gli avvocati della difesa, inoltre, hanno negato la presenza di materiale pedopornografico all’interno del suo pc.

«La signora non ha più avuto e non ha più cercato contatti con il ragazzo da quando ha avuto contezza del procedimento in corso», hanno assicurato i legali difensori della donna, gli avvocati Mattia Alfano e Massimo Nistri, che poi hanno spiegato la situazione attuale all’interno della famiglia e le motivazioni che hanno portato a una richiesta di revoca della misura cautelare dei domiciliari inflitta a lei dopo la consegna dell’avviso di garanzia ricevuto alcune settimane fa dalla Procura di Prato.

Prato, la donna chiede l’intervento di uno psichiatra

«Moglie e marito hanno deciso di vivere momentaneamente separati per permettere alla signora di iniziare un processo interiore di riflessione e di affrontare nel miglior modo quello che sarà il percorso terapeutico da uno psichiatra che il tribunale ci consentirà di poter seguire – hanno spiegato gli avvocati della donna -. Su parere di esperti è stata consigliata una separazione momentanea che dia alla donna la possibilità di riflettere e di vivere con più tranquillità queste fasi».

Marito e moglie, ora, vivono separati

Il marito, infatti, era a conoscenza della relazione tra la donna e quel giovanissimo ragazzo a cui dava ripetizioni di inglese, ma non riesce ad accettare le accuse mosse dall’accusa nei confronti della moglie: «Lui sostiene lei perché c’è amore, sentimento e quant’altro – concludono i legali -, ma nello stesso tempo disapprova quanto emerge dalla realtà processuale, anche per questo quindi è consigliabile una separazione momentanea».

(foto di copertina: Palazzo di Giustizia di Prato, ARCHIVIO ANSA)

Share this article
TAGS